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Confcommercio chiede chiarezza e regole certe per i balneatori nel corso di un partecipato convegno a Vasto

Chieti. L’estensione a quindici anni delle concessioni demaniali a tutti i balneatori e la lotta all’erosione della costa. Confcommercio Chieti si è interrogata sul futuro delle imprese balneari in un affollato convegno che si è tenuto a Vasto nei locali della sede di via Maddalena. Nel corso dell’incontro che ha visto la partecipazione straordinaria del presidente nazionale del Sindacato italiano balneatori (Sib)-Confcommercio, avvocato Antonio Capacchione, hanno preso parola anche Riccardo Padovano e Marco Del Casale, rispettivamente presidente regionale e provinciale di Sib Confcommercio.

Presenti in sala, poi, Paola Cianci in rappresentanza del Comune di Vasto, il sindaco del Comune di Casalbordino Filippo Marinucci accompagnato da Alessandra D’Aurizio, Tonino Marcello del Comune di San Salvo e il sindaco di Torino di Sangro, Nino Di Fonzo. A fare gli onori di casa, Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti. Il dibattito ha toccato, ovviamente, le problematiche annose che affliggono la categoria dei balneatori pronta, a breve, ad affrontare la nuova stagione estiva. Sono tanti, infatti, i punti interrogativi che minano la tranquillità dei balneatori a partire dalla mancata emanazione, da parte del Governo, della circolare applicativa dell’estensione a quindici anni delle concessioni demaniali.

“Tutti i balneatori devono ottenere le concessioni per quindici anni in tempi rapidi. Chi ci amministra- ha ribadito il presidente Sib Capacchione- deve comprendere la gravità della situazione e passare dalle parole ai fatti per la salvaguardia della categoria.” Chiede chiarezza per i balneatori anche il presidente Tiberio. “Il convegno è stato un momento di confronto non solo con il presidente nazionale del Sib in quanto tale ma anche con un presidente che è avvocato cassazionista, il quale ha posto giustamente l’accento sul contrasto dell’interpretazione della norma dello Stato che continua ad aggiungere solo confusione. La natura del provvedimento che estende a quindici anni le concessioni demaniali- spiega Tiberio- è il vero nodo da sciogliere nel rispetto del lavoro dei nostri balneatori che da anni vivono l’incertezza del futuro malgrado si continui a chiedere loro di investire. Bisogna dare risposte alla categoria prima dell’estate.”