Come non pagare le tasse sugli affitti in modo legale: sono 4 le soluzioni da mettere in pratica

Non pagare le tasse sugli affitti in modo legale, esistono 4 soluzioni che forse non tutti conoscono. Come metterle in pratica.

Sono molti proprietari di immobili che danno in locazione i propri appartamenti o case. I quali, si trovano spesso ad affrontare il dilemma di come abbassare o evitare il peso delle tasse sugli affitti. Infatti, la tassazione immobiliare in Italia è molto elevata.

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Come ridurre le tasse per chi possiede una casa messa in affitto – Abruzzo.cityrumors.it

Ci sono da pagare le imposte come l’Imu, l’Irpef sui redditi di terreni e fabbricati, l’imposta di registro sugli acquisti, e l’imposta sulle successioni e sulle donazioni.

Come non pagare le tasse sugli affitti in modo legale

Questa situazione finanziaria spinge molti proprietari, specialmente i piccoli, a cercare soluzioni per ridurre o eliminare legalmente le imposte dovute sui canoni di locazione. Fortunatamente, esistono quattro soluzioni legali che consentono di non pagare le tasse sugli affitti incassati, mantenendo la fedeltà e la correttezza nella dichiarazione dei redditi.

  • Il comodato d’uso gratuito anziché locazione: Una soluzione drastica ma efficace è stipulare un contratto di comodato d’uso gratuito con l’inquilino. In questo modo, l’immobile viene concesso gratuitamente, e l’inquilino si fa carico delle spese di manutenzione, bollette e utenze. Sebbene l’immobile non generi reddito in termini di affitti, questa opzione consente al proprietario di evitare le tasse sui canoni di locazione.
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È possibile raggiungere degli accordi vantaggiosi con gli affittuari – Abruzzo.cityrumors.it
  • Dare la casa a parenti stretti, sconto Imu: Un’altra opzione è dare l’immobile in comodato d’uso gratuito a parenti stretti. Questo permette al proprietario di godere di sconti fiscali, come la riduzione del 50% dell’Imu se la casa viene concessa ai figli o ai genitori come abitazione principale.
  • Sfruttare la cedolare secca: La cedolare secca è un regime fiscale facoltativo che consente di versare una percentuale fissa sui canoni di locazione, sostituendo l’Irpef. Questo offre un notevole risparmio fiscale, specialmente per i proprietari con redditi elevati, stabilendo una tassa costante indipendentemente dall’ammontare dei redditi di locazione.
  • Stipulare contratti a canone concordato: Il contratto di affitto a canone concordato può essere vantaggioso sia per l’inquilino che per il proprietario. Questi contratti permettono una riduzione della cedolare secca al 10%, oltre a uno sconto sull’Imu. I contratti a canone concordato sono adatti soprattutto nei Comuni ad alta tensione abitativa.

I Bonus sono un altro modo per evitare di pagare tasse sugli affitti non ricevuti. Dal 2019, è stata introdotta una novità: se il proprietario avvisa l’inquilino moroso con una lettera di sfratto o un avviso di pagamento, non deve pagare le tasse sui canoni non ricevuti. Questa regola vale solo per i contratti di affitto per la casa in cui si vive.

Esistono diverse soluzioni legali per evitare o ridurre le tasse sugli affitti. Ogni opzione dipende dalla situazione fiscale del proprietario e dal tipo di contratto stipulato con l’inquilino. È importante valutare attentamente le condizioni e i vantaggi fiscali di ciascuna soluzione prima di prendere una decisione.

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