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Economia e Finanza

Buoni Fruttiferi Postali, condanna per Poste Italiane: scatta maxi risarcimento

Poste Italiane dovrà risarcire i suoi clienti: c’entrano i buoni fruttiferi postali. Ecco che cosa è successo e cosa accadrà nei prossimi giorni.

Guadagnare in Italia può essere molto difficile. Per questo motivo c’è Poste Italiane con i buoni fruttiferi postali, che permette agli investitori di ottenere introiti passivamente. In questo caso è necessario inserire una certa cifra, aspettando che il denaro maturi con il passare del tempo. E a seconda del periodo in cui ci si trova, possono esserci dei risultati più o meno positivi.

Poste Italiane: scatta il risarcimento per gli italiani – Abruzzo.cityrumors.it

Ma se fino a questo momento si ha sempre avuto fiducia di Poste Italiane, adesso dovremo ricrederci per via di una situazione. Sembra che la nota azienda dovrà risarcire alcuni italiani, gli stessi che avevano puntato tutto sui buoni fruttiferi postali. E non è una situazione che può essere ignorata tanto facilmente. Cerchiamo di capire che cosa è accaduto, perché e a quanto ammonterà il risarcimento di Poste Italiane.

Maxi risarcimento di Poste Italiane, riguarda i buoni fruttiferi postali: la vicenda completa

Confconsumatori Milano è stata chiamata in causa dall’avvocato Sabrina Contino. L’obiettivo era quello di aiutare due fratelli, che erano clienti titolari di alcuni buoni fruttiferi postali. Non avevano ricevuto da Poste Italiane il documento in questione, che attestava esattamente la proprietà verso alcuni titoli. Erano stati sottoscritti anni prima dalla madre, che aveva assicurato loro che non ci sarebbero stati problemi.

Di quanto dovrà risarcire gli italiani Poste Italiane? – Abruzzo.cityrumors.it

Invece, come è emerso da alcune indagini, non erano a carico dei fratelli. Questo perché avevano una durata di soli sette anni, nonostante non ci fossero delle indicazioni. A conti fatti era una data di scadenza “invisibile”, che aveva fatto perdere degli investimenti ai fratelli.

Così hanno deciso di rivolgersi ad un avvocato, da cui è partita l’analisi approfondita da parte dei Confconsumatori. La vicenda, poi, è stata portata in tribunale in poco tempo.

Il Giudice ha dichiarato che, a causa della mancanza di informazioni, i fratelli non potevano essere al corrente della data di scadenza dei buoni fruttiferi postali. Poste Italiane, dunque, dovrà risarcire i fratelli dando loro il guadagno che avrebbero accumulato.

In questo caso sembra che equivalga ad un totale di 40.000 euro, una cifra molto alta e che fa intendere quanto fosse importante questa storia. Situazioni di questo tipo succedono spesso e volentieri, ed è sempre una buona idea indagare a fondo.

Sebastiano Spinelli

Nato a Reggio Calabria nel 2000, sono un redattore esperto di tecnologia ed informatica, con una passione verso lo studio delle intelligenze artificiali. Ho avuto modo di formarmi in questo settore nel corso degli anni lavorando come Giornalista. In passato ho studiato come un Grafico Pubblicitario in quanto amante del fotoritocco, per poi concentrarmi totalmente nell'ambito della scrittura.