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Economia e Finanza

Bonus camini e stufe: sono tanti e si possono già chiedere, ecco come

Quali sono le agevolazioni disponibili legate all’acquisto di stufe e camini a ridotte emissioni per il riscaldamento di casa? Ecco la panoramica completa

Non solo le caldaie di nuova generazione, anche stufe e camini costituiscono una strada per chi intende riscaldare la propria abitazione beneficiando di costi ridotti e facendo del bene all’ambiente. I moderni impianti infatti sono all’avanguardia sul fronte delle emissioni ed anche per questo motivo sono stati messi in campo bonus ed agevolazioni legate al loro acquisto, al fine di incentivare la popolazione ad avviare una transizione energetica all’interno delle mura domestiche.

Bonus camini e stufe: sono tanti e si possono già chiedere, ecco come-Abruzzo.cityrumors.it

La scelta di camini a legna a basse emissioni o stufe a pellet ma anche di altri sistemi di riscaldamento “eco-compatibili” rappresenta oggi più che mai un’opportunità di risparmio su due fronti. Da un lato per le bollette che verranno a ridursi drasticamente, dall’altro per i bonus che consentono di abbattere i costi di acquisto. Vediamo dunque quali sono gli incentivi previsti per la fine del 2023 e per il 2024.

Bonus caminetti e stufe a pellet: lo scenario attuale

Gli incentivi fiscali sono molteplici: partiamo con il bonus ristrutturazione 2024 al 50%, a fronte di interventi di manutenzione straordinaria sull’immobile consente di acquistare stufe a legna o pellet e caminetti con una detrazione fiscale importante, rimborsata nell’arco di dieci anni.

A patto che la certificazione ambientale del dispositivo sia di 4 stelle minimo (per il cambio) o 5 stelle (per nuova installazione). Altra agevolazione è il bonus mobili, detrazione del 50% legata anche all’acquisto di stufe a pellet. Il massimale di spesa per il 2023 è pari a 8000 euro e scenderà a 5000 euro nel 2024.

Bonus ristrutturazione 50% per camini e stufe a pellet, come funziona -Abruzzo.cityrumors.it

Troviamo poi il Superbonus per impianti a biomassa: l’aliquota attualmente pari al 90% scenderà al 70% nel 2024 passando, nel 2025, al 65%.

Le normative per la sostituzione del sistema di riscaldamento, sono estremamente rigorose e vanno seguite alla lettera. Sempre nell’ambito delle stufe a biomassa troviamo il conto termico, un contributo finanziario diretto il cui importo varia sulla base di potenza ed emissioni del nuovo apparecchio. La particolarità di questo ‘bonus’ è che verrà erogato direttamente sul conto corrente nell’arco di un massimo di 60 giorni dall’accoglimento della domanda.

Concludiamo con il bonus pellet: ad oggi la proroga non è stata confermata pertanto sarà valido solo fino a fine 2023. Prevede la riduzione al 10% (dal 22%) dell’Iva sull‘acquisto di questo combustibile ecologico. Esistono poi anche incentivi territoriali come il bonus stufe e camini rivolto ai residenti della Provincia autonoma di Trento, proposto grazie ad un fondo di 1,7 milioni di euro per il 2023.

Il contributo in questo caso è variabile e va da 2000 a 4000 euro a seconda dell’impianto scelto, della certificazione ambientale e del fatto che si tratti di nuova installazione o sostituzione.