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Economia e Finanza

Bollette pagate, ricevute e vecchi scontrini devono essere conservati? Ecco fino a quando potresti beccare una verifica

Si possono buttare bollette pagate, ricevute e vecchi scontrini, o si devono conservare? Ecco cosa devi fare, e se rischi una verifica

Le famiglie italiane vivono un periodo economico non del tutto sereno. Sono tantissime, infatti, quelle che necessitano di aiuti statali affinché possano riuscire ad arrivare alla fine del mese, e garantirsi quel sostentamento fondamentale per poter andare avanti. Gli stipendi, infatti, sembrano non bastare a fronte del costo della vita che è sempre di più in aumento.

Bollette pagate, ricevute e vecchi scontrini devono essere conservati? Ecco fino a quando potresti beccare una verifica-Abruzzo.cityrumors.it

E la più grande preoccupazione, oltre alla spesa quotidiana da dover fare, sono i costi delle forniture energetiche. In passato sono state davvero uno spauracchio per moltissimi nuclei familiari, ma le ricevute delle bollette pagate vanno conservate? Così come i vecchi scontrini e le ricevute di pagamento in generale? Fino a quanto tempo si potrebbe essere intercettati per una verifica fiscale? Ecco cosa bisogna sapere.

Bisogna conservare bollette pagate, ricevute e scontrini?

Chiunque in casa propria, in un modo o nell’altro, è accumulatore seriale di qualcosa. Ma ciò che proprio non riusciamo a digerire e di cui vogliamo disfarci immediatamente, sono tutte quelle bollette pagate e ricevute di pagamenti che, spesso e volentieri, per pagarle si è dovuto penare abbastanza. Ma conviene buttare tutto via? O bisogna conservare?

Ci sono dei tempi diversi per conservare scontrini bollette, multe e tutto il resto-Abruzzo-cityrumors.it

Arrivano infatti, delle linee guida direttamente dall’Unione nazionale dei consumatori, che invita questi ultimi a non buttare subito via le ricevute dei pagamenti, gli scontrini, le bollette pagate. Infatti, con un po’ di pazienza, bisogna conservare per un certo periodo di tempo le ricevute di pagamento, affinché possano essere dimostrabili laddove dovesse arrivare un controllo. Ecco il dettaglio.

L’Agenzia delle entrate si può riservare dei controlli entro 5 anni dalladichiarazione dei redditi, che in caso di mancata presentazione, si può estendere fino a 7 anni. Sono 10 invece gli anni per i quali bisogna conservare estratti conto, atti ufficiali di matrimonio, notarili, rogiti e attestati di studio.

Gli scontrini invece, possono essere buttati via dopo due anni dall’acquisto in quanto decade la garanzia. Anche per quanto riguarda i pagamenti delle multe bisogna prestare attenzione: conservate le ricevute per almeno 5 anni, così come pagamenti di Tarsu, Tari, Imu. Invece, almeno per 10 anni le cartelle esattoriali. Ma la domanda è uno abbiamo lo spazio in casa per conservare tutto? Dobbiamo assolutamente trovarlo.