L’importo dell’acconto IMU di prossima scadenza può essere ridotto grazie a tre agevolazioni cumulabili tra loro. Scopriamo quali sono.
Entro il 17 giugno i proprietari di immobili devono pagare l’acconto IMU. C’è la possibilità di dare un taglio all’importo, perché non approfittarne? Occorrerà soddisfare, però, alcune condizioni.
L’IMU è l’imposta sulla casa di proprietà da corrispondere in due tranche, l’acconto entro il 16 giugno (cadendo di domenica nel 2024 la scadenza slitta a lunedì 17) e il saldo entro il 16 dicembre. Un obbligo che tutti i proprietari devono rispettare a meno che risultino esenti.
Non si paga l’IMU sull’abitazione principale (tranne se di lusso), sulla casa che risulta occupata o inagibile, sulla seconda casa se l’immobile di famiglia è la residenza anagrafica o dimora abituale di uno dei due coniugi. Sono esenti anche gli immobili di categoria catastale D3 quelli destinati alla vendita e costruiti da un’impresa di costruzione.
Oltre le esenzioni occorre sapere che la normativa prevede anche delle riduzioni dell’importo da corrispondere. Ci sono sconti, ad esempio, per i pensionati esteri titolari di pensione maturata in regime di convenzione con l’Italia oppure per i proprietari di immobili in affitto con canone concordato. C’è, poi, un’ultima riduzione da conoscere.
La normativa prevede uno sconto del 50% della base imponibile IMU per le case date in comodato dal genitore ai figli e viceversa. Condizione necessaria è che la casa venga adibita ad abitazione principale e che il contratto sia regolarmente stato registrato presso l’Agenzia delle Entrate.
Tra gli altri requisiti la casa data in comodato non dovrà essere di lusso e il comodante – chi cede l’immobile – non dovrà avere altre case in Italia oltre l’abitazione data in comodato e quella principale in cui risiede e dimora. Infine, il comodante dovrà avere la residenza anagrafica e la dimora abituale nello stesso Comune in cui è ubicato l’immobile concesso in comodato al figlio o genitore.
Rispettando questi requisiti si avrà diritto al 50% di sconto sulla base imponibile IMU ma non finisce qui. Tale beneficio è cumulabile con altre due agevolazioni. La prima è quella rivolta agli immobili di interesse storico-artistico (non di lusso) che prevede un’ulteriore riduzione del 50%.
Significa che il contribuente verserà l’IMU sul 25% della base imponibile grazie al doppio taglio. Infine, l’ultima agevolazione cumulabile è lo sconto IMU comodato padre-figlio con riduzione del 20% prevista da alcuni Comuni a condizione che si autorizzi l’addebito diretto del pagamento IMU su conto corrente.