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Manifestazione Roma, Confartigianato Chieti ricorda l’importanza degli artigiani e chiede a istituzioni valorizzazione categoria

Chieti. Sono 9629 gli imprenditori artigiani che operano in provincia di Chieti dando lavoro a 9600 dipendenti e creando un movimento economico quantificato in 397 milioni di euro l’anno. Numeri roboanti frutto di uno studio accurato di Confartigianato che, dopo la manifestazione di protesta che si è tenuta a Roma a tutela delle piccole e medie imprese, ricorda a tutti il ruolo fondamentale giocato dal mondo artigiano per l’economia della provincia di Chieti.

Dove senza gli artigiani il numero dei disoccupati nel territorio aumenterebbe del 51,8% con il tasso di disoccupazione complessivo che passerebbe dall’attuale 12,3% al 19,9% facendo segnare un aumento di 7,6 punti percentuali, ovvero un’enormità considerando i tempi. Non basta. Senza il prezioso apporto dell’artigianato rimarrebbero 152 mila e 182 abitazioni prive degli artigiani specializzati nel comparto dell’edilizia e dell’installazione degli impianti utili alle manutenzioni del caso. Resterebbero senza adeguata installazione e manutenzione 3624 impianti fotovoltaici mentre davanti alle porte di negozi e di uffici rimarrebbero 8,9 milioni di tonnellate di merci che non verrebbero più smistate dalle imprese artigiane di autotrasporto. Inoltre, con la cancellazione della manovalanza artigiana, resterebbero potenzialmente senza possibilità di essere controllati 250 mila e 509 veicoli di proprietà in provincia di Chieti, 163 mila e 400 lavatrici a cui vanno aggiunti 31 mila condizionatori. Il peso dell’artigianato si fa sentire, studio di Confartigianato alla mano, anche nel settore dei matrimoni. Senza artigiani non potrebbero indossare abiti nuziali i 2314 sposi dei matrimoni celebrati ogni anno in provincia. Insomma se l’artigianato muore la provincia di Chieti andrebbe in ginocchio. Da qui l’appello accorato lanciato dall’associazione degli artigiani. “Torniamo a ribadire, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che l’artigianato è l’asse portante dell’economia del territorio. La provincia di Chieti, in tal senso, ne è la riprova. Per questo motivo -afferma Daniele Giangiulli, direttore di Confartigianato Imprese Chieti- chiediamo alle istituzioni di supportare la categoria sgravandola di fardelli inutili e di tasse spropositate. Altrimenti l’economia locale subirà un colpo mortale.”