Protagonista della maggior parte dei bar e dei locali, condiviso in egual misura dal personale e dai clienti, il bancone di un bar moderno deve avere tutte le carte in regola per assicurare la massima comodità e funzionalità a entrambe le parti. Con un occhio anche all’estetica.
Il bancone è il cuore pulsante di ogni bar, da quello specializzato nelle colazioni a quello per l’aperitivo, dalla tavola calda al disco bar. È lì, infatti, che vengono preparate e consumate le bevande, diventando così un posto di lavoro da un lato e un luogo di svago dall’altro. Per questo motivo deve essere ergonomico e funzionale, per offrire la massima praticità ai dipendenti e comodità agli avventori.
Oggi le aziende produttrici di arredamenti per bar moderni hanno realizzato una serie di linee e collezioni di banconi per qualsiasi tipo di bar, privilegiando i trend e le mode del momento senza per questo rinnegare il look più tradizionale, sperimentando con i materiali più innovativi e accattivanti per l’occhio senza rinunciare alla qualità, alla robustezza e alla solidità.
Indipendentemente dal punto di vista estetico, però, è bene sapere che il mercato si è ormai dotato di misure standardizzate per quel che riguarda il bancone, la cui parte esterna solitamente varia tra i 105 e i 115 centimetri, mentre quella interna presenta una pedana rialzata di una quindicina di centimetri che offre ai baristi una posizione più comoda per lo svolgimento del loro lavoro e consente, allo stesso tempo, di occultare alla vista tubi, cavi elettrici e tutto quanto fa parte della struttura del bancone e degli elettrodomestici che lo abitano.
Ancora, è importante che i baristi abbiano abbastanza spazio per muoversi liberamente dietro di esso, e che tutti gli strumenti di lavoro siano posizionati in modo da essere comodi e accessibili da qualsiasi postazione.
Se poi il tutto è coronato da un look trendy e high tech ed una parte esterna rivestita di vetro temprato o di plexiglass colorato, magari con qualche gioco di luce o qualche pannello retroilluminato, l’atmosfera ci guadagna… e il business anche.
