“Quest’oggi, sebbene la proprietà abbia iniziato a dare una minima informazione in più su ciò che intende fare – ha detto il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – abbiamo assistito ancora una volta ad un confronto che non offre certezze sul futuro della Sixty. Di certo la conferma di sole 50 unità sul sito di Chieti non può che lasciare insoddisfatti. Da parte mia, ed in attesa che il giudice possa valutare il piano che l’Azienda proporrà per la continuazione dell’attività, ho chiesto di avere certezze circa la possibilità di continuare la produzione, almeno del campionario, a Chieti e, soprattutto, di avere garanzie sulla concessione pluriennale, da parte di Sixty International, dei marchi alla new company che dovrà costituirsi e prendere in affitto il ramo d’azienda. Chiaramente la situazione continua a destare grande preoccupazione per i lavoratori che, in questo momento, non hanno alcuna reale garanzia sul futuro. Tutti, sindacati ed istituzioni, sotto la supervisione del Ministero, devono continuare a mantenere alta l’attenzione fino a quando il tribunale di Chieti non avrà omologato la proposta di concordato presentata da Sixty SPA. Non sapere come verranno gestiti gli esuberi é un assurdo intollerabile. Tenere nell’incertezza tanta gente, tante famiglie é veramente inammissibile. Su queste richieste – ha conlcluso Di Primio – e su quelle presentate oggi dai rappresentanti sindacali, attendiamo risposte dall’azienda nel prossimo incontro, già convocato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il 12 novembre”.