Chieti. Nasce un nuovo servizio per agevolare piccoli imprenditori, commercianti, ma anche semplici cittadini che hanno contratto debiti che non sono più in grado di onorare, magari per aver perso il lavoro o subito un calo di reddito.
Si tratta dell’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento (OCC) costituito presso il Servizio di Mediazione della Camera di Commercio di Chieti ed iscritto al n. 53 del Registro degli organismi deputati a gestire i procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento e di liquidazione del patrimonio del debitore sovraindebitato, tenuto dal Ministero della Giustizia.
Il nuovo servizio è stato presentato oggi alla stampa, alle associazioni datoriali e dei consumatori della provincia di Chieti da Roberto Di Vincenzo, presidente della Camera di Commercio di Chieti, Paola Sabella, Segretario Generale dell’ente camerale e Maria Loreta Pagliaricci, referente dell’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento.
”Il nuovo servizio della Camera di Commercio, la quarta CCIAA a livello nazionale – ha affermato il Presidente Roberto Di Vincenzo – è uno strumento che l’ente mette a disposizione di chi è in difficoltà economiche e che per cause indipendenti dalla sua volontà non riesce ad onorare i propri debiti. L’iniziativa punta anche a combattere il fenomeno dell’usura e dell’estorsione, fronte sul quale anche la Camera di Commercio è attiva da diversi anni”.
“L’Organismo – spiega il referente dell’Organismo Maria Loreta Pagliaricci dirigente della Camera di Commercio di Chieti – dovrà coadiuvare il debitore nella predisposizione della proposta di accordo e del piano di ristrutturazione, attestare la fattibilità del piano, assumere le funzioni di tutela dei creditori, essere l’organo di ausilio del Giudice delegato. Invitiamo i cittadini e le imprese in difficoltà a rivolgersi alla Segreteria dell’Organismo che fornisce informazioni o a chiedere un appuntamento anche riservato con l’Organismo”.
Il Segretario Generale dell’Ente Camerale, Paola Sabella, ha sottolineato che gli ambiti sui quali l’Organismo potrà intervenire sono molteplici e riguardano problematiche con gli agenti della riscossione, con le finanziarie, con le banche. Negli ultimi mesi abbiamo formato 50 gestori delle crisi di cui 35 iscritti all’Organismo: dottori commercialisti ed esperti contabili, avvocati e notai. Con loro è attiva una collaborazione che porterà ad una capillare diffusione dello strumento a vantaggio dell’intero sistema economico provinciale”.
Funzionamento dell’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento. Il procedimento, suddiviso in 4 fasi, si avvia con il deposito dell’istanza di ammissione alla procedura in cui il Gestore della crisi, nominato dal Referente dell’Organismo, comunica al debitore il grado di complessità dell’operazione e fornisce le indicazioni sugli oneri ipotizzabili, per formulare un preventivo del compenso con tutte le voci di costo, compresi oneri, spese e contributi. La proposta e il piano possono prevedere la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti attraverso qualsiasi forma e devono essere depositati presso la cancelleria del Tribunale.
A questo punto il Giudice monocratico, dopo aver fatto tutte le verifiche del caso e raccolto il consenso dei creditori (per i consumatori non occorre il consenso dei creditori, è solo il Giudice a decidere), emetterà un decreto di omologa o di rigetto del piano. Una volta omologato, l’accordo diviene obbligatorio nei confronti di tutti i creditori anteriori al momento in cui è stata eseguita la pubblicità della proposta e del decreto di ammissione alla procedura, anche se dissenzienti. Le istanze di ammissione alla procedura potranno essere presentate a partire dal 1 settembre.