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Affitti universitari, prezzi in aumento. Milano la più cara

Il prezzo per una stanza singola è aumentato mediamente del 1,3% ma localmente ci aumenti che possono superare il 4%; con un prezzo medio di 365€ per una stanza, Milano si conferma la città più cara, chiude la classifica Palermo dove una singola costa 190€.

Il mercato delle stanze in affitto si è già rimesso in moto in vista del nuovo anno accademico. Il Centro Studi di Trovit  ha condotto un’indagine sulle locazioni preferite in genere dagli studenti, le stanze. Sono stati individuati i prezzi medi delle singole e delle doppie in 20 tra le maggiori città universitarie italiane che attraggono migliaia di studenti fuori sede. Una stanza singola in questo periodo costa mediamente 365 euro, mentre la doppia 300. L’incremento medio rispetto all’analogo periodo del 2015 è del +1,3%.
La città più cara si conferma Milano, i cui prezzi medi sono in aumento del 4,5% rispetto all’anno scorso. Una stanza singola costa mediamente 465 euro, il 27% oltre il dato medio nazionale mentre per una doppia “bastano” 390 euro (+30%).
In seconda posizione si trova Roma, con 400 euro per una singola e 350 euro per una doppia,  non subendo grandi variazioni rispetto al 2015 (-0,85%). Chiude il podio Trieste. Nella città giuliana la singola raggiunge lo stesso livello della capitale mentre la sistemazione in doppia risulta essere più economica (305 euro). Scorrendo la “classifica” i costi cominciano a scendere sensibilmente, soprattutto al Sud e nei centri medio-piccoli. La città più economica è Palermo (190 euro e 175 euro) seguita a breve distanza da Catania, Chieti e Ancona. Altrettanto convenienti risultano città del Nord come Padova, Brescia e Udine, i cui prezzi non si discostano molto da quelli delle città meridionali.
Per quanto concerne invece le variazioni rispetto al 2015, come detto in precedenza si assiste a un leggero aumento generalizzato dei prezzi (+1,3%). I maggiori rincari si registrano a Trieste (+22%), Napoli e Catania, mentre i prezzi sono in calo in particolare a Cosenza e Rende con il -6,6%. Le altre città a subire variazioni in negativo sono solo Brescia (-1,1%), Venezia e Roma, seppur in modo limitato.
È bene sottolineare che si tratta di valori medi, sia per quanto riguarda il prezzo medio nazionale, sia per le singole città.Nel primo caso, il dato risulta influenzato dalla maggior offerta disponibile nelle maggiori città del paese, in particolare Milano e Roma, che risultano essere anche le più care. Nel secondo caso, la vicinanza al centro città e alle sedi universitarie da un lato e le caratteristiche e la condizione dell’appartamento dall’altro possono comportare variazioni significative, anche superiori al 20% rispetto al prezzo medio.
L’analisi ha confermato come il mercato delle stanze in affitto mostri segnali di crescita dopo alcuni anni di sostanziale stabilità, contrariamente a ciò che è accaduto nel settore delle compravendite che solo adesso sembra recuperare terreno dopo la grande crisi iniziata nel 2007.
La classifica completa, con i prezzi medi sia per le stanze singole che doppie è disponibile qui.