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Confcommercio Chieti dice “no” ai saldi invernali dal 5 gennaio e propone la data del 23 gennaio

Chieti. Federmoda Confcommercio Nazionale, rappresentata dal Presidente Renato Borghi, ha scongiurato in extremis, grazie ad un’azione tempestiva, il pericolo gravissimo, per le già esigue casse dei piccoli commercianti, di anticipare la data dei saldi invernali al 2 gennaio 2016, così come richiesto da Federdistribuzione, l’associazione che rappresenta la grande distribuzione.

La Conferenza Stato-Regioni di conseguenza, martedì 27 ottobre, ha deciso che i saldi invernali scatteranno sul territorio nazionale il prossimo 5 gennaio. Confcommercio Chieti, pur plaudendo al risultato ottenuto da Federmoda, rilancia annunciando la richiesta di posticipare la partenza dei saldi invernali, a Chieti e in Abruzzo, al 23 gennaio.

“La data di avvio al 5 gennaio penalizza oltremodo i piccoli commercianti perché fa subire una brusca frenata agli acquisti durante il mese di dicembre, al contrario tradizionalmente dedicato allo shopping. Qualora questa ennesima anticipazione dei saldi dovesse essere confermata in Abruzzo, ribadiremo la nostra ferma contrarietà a tale ipotesi- annuncia Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti- anche nella prossima Conferenza di Servizio delle quattro Camere di Commercio abruzzesi che si terrà, a breve, a Pescara, nella sede della Regione. E ciò anche a costo di chiedere l’urgente modifica dell’attuale legge regionale vigente”.

Una posizione coerente con il pensiero della stragrande maggioranza dei commercianti di Chieti e provincia come è emerso in un recente sondaggio a campione commissionato da Confcommercio.

“Il 70% dei commercianti interpellati ha chiesto il posticipo delle date di partenza dei saldi stagionali, ha auspicato che la durata degli sconti venga accorciata ed ha ribadito la necessità del divieto, stabilito da una legge regionale, di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti il periodo dei saldi. Come se non bastasse il 5 gennaio 2016 cade ad inizio settimana. Una coincidenza davvero nefasta per la categoria in quanto- sottolinea Tiberio- si andrebbero a penalizzare anche le vendite del fine settimana precedente. Inoltre far partire i saldi ad inizio settimana potrebbe non dare lo slancio giusto alla stagione degli sconti.”

Tutte motivazioni che hanno spinto Confcommercio Chieti sul piede di guerra.

“I saldi rappresentano veramente le vendite di fine stagione e hanno lo scopo di smaltire le sempre pesantissime rimanenze che si generano inevitabilmente nel sistema della filiera a causa dei rapporti con una produzione vorace e vessatoria. E’ impossibile, quindi, continuare ad anticipare le vendite a saldo. Un qualcosa di assolutamente deleterio per una categoria che già vive, da tempo, un periodo storico difficile”.