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Educazione alla sicurezza edilizia: Teramo modello nazionale

Un modello di buona pratica che sarà presentato il prossimo 16 luglio alla Camera dei Deputati di Roma. L’Ance Teramo, in collaborazione con l’Inail, ha concluso il Programma Strategico per la Sicurezza in Edilizia, un progetto durato due anni, al quale hanno partecipato 400 imprese edili della provincia teramana.

Obiettivo dell’iniziativa, tra le prime del genere in Italia, è la creazione di una nuova cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, investendo e responsabilizzando le imprese e gli operatori, attraverso la conoscenza e la valutazione delle problematiche e delle criticità legate all’applicazione della normativa sulla sicurezza. I risultati saranno resi noti nel corso di un convegno al quale parteciperanno anche il sottosegretario dal Ministero dell’Economia, Enrico Zanetti, il vicedirettore nazionale dell’Ance Gabriele Buia, il direttore generale dell’Inail Abruzzo, Nicola Negri, il direttore provinciale e il vicario Antonello Maraldo e Maria Ceci e il vice presidente dell’Ance Teramo, Eddy Rastelli.

Il progetto, nato da un’ituizione dell’ingenere Serafino Ferroni del Ctr Inail Abruzzo, si è sviluppato in tre punti. In primo luogo è stato fatto un questionario iniziale per verificare il grado di conoscenza in tema di sicurezza degli imprenditori edili, la maggior parte dei quali ha meno di cinque addetti e dunque gestisce delle micro imprese. Poi è stata svolta una serie di attività formative, grazie ad alcune compagne informative e alla costituzione del Centro di educazione alla sicurezza in edilizia (Cese) con la nascita di un “cantiere didattico” a Colleranesco, nel quale è stato possibile avviare dei percorsi di formazione preassuntiva, per far acquisire delle nozioni minime ai lavoratori prima di entrare in cantiere. Infine è stata fatta un’analisi delle attività scolte, che ha fatto registrare un aumento di consapevolezza da parte degli imprenditori anche sui benefici che l’Inail destina a coloro che investono sulla sicurezza, insieme ai punti di debolezza, come eccessiva complessità negli adempimenti, carenza di personale qualificato, aiuto e sostegno alle imprese, corsi di alfabetizzazione per i lavoratori stranieri, sui quali dover ancora lavorare.

“Da alcuni anni”, ha detto Nicola Negri, “l’Inail collabora proficuamente con l’Ance di Teramo, prima attraverso il progetto di comunicazione sociale In Cantiere Sicuri, poi con il progetto Lesir, promosso dalla Scuola Edile. Siamo convinti che anche in questa occasione i risultati dei nostri progetti di consulenza gratuita per la sicurezza nei cantieri siano stati significativi, soprattutto in relazione all’ottimo contatto che si è instaurato tra il nostro Istituto e le imprese. Le associazioni di categoria, infatti, costituiscono un formidabile strumento per entrare nelle imprese e offrire consulenza qualificata. La collaborazione con l’Ance di Teramo ci ha permesso di conoscere meglio, ed in profondità, le esigenze, le problematiche ed i gap formativi, sui quali siamo intervenuti, del tessuto imprenditoriale della provincia”.

“Oggi più che mai è necessario lavorare in un’ottica di rete”, ha confermato Eddy Rastelli, “nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuno dei partners coinvolti nel progetto. Questa risulta essere la strategia più fruttuosa ed utile, quando si affrontano tematiche delicate quali quelle relative alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e si avviano analisi finalizzate ad orientare la formazione di figure professionali, che operano in un settore complesso come quello edile, attraversato da una profonda ristrutturazione imposta dalla attuale congiuntura economica”.