Con l’approvazione della Manovra 2025 arriva anche il bonus destinato ai genitori: ecco quali sono i requisiti per ottenerlo
La Manovra 2025 ha ottenuto il via libera dalla Camera. Con 204 voti favorevoli, 110 contrari e 6 astensioni, il testo è stato approvato venerdì sera. Ora la palla passa al Senato, per il passaggio definitivo entro il 28 dicembre. Tra le novità previste c’è il Bonus Nascite 2025. Si tratta di una misura pensata per dare respiro alle famiglie e contrastare il calo demografico.
Un contributo economico di 1.000 euro sarà erogato in un’unica soluzione. Questo varrà per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025. Il bonus è stato progettato per fornire un supporto concreto alle famiglie e si concentrata in modo particolare nel primo anno di vita del neonato. Questo, d’altronde, è un periodo spesso impegnativo dal punto di vista economico.
La misura vuole non solo alleggerire il peso delle spese, ma anche incentivare la natalità in un Paese che da anni registra un trend demografico preoccupante.
Il contributo sarà accreditato entro il mese successivo alla nascita o all’adozione. Chiaramente non verrà considerato nel calcolo del reddito complessivo del nucleo familiare. Un vantaggio significativo che rende l’aiuto immediato e privo di impatti fiscali.
Per accedere al Bonus Nascite 2025, bisognerà rispettare alcuni requisiti. Questi riguardano sia la cittadinanza, sia il reddito. Nello specifico potranno presentare domanda le seguenti tre categorie:
Sul tema reddito, invece, l’ISEE familiare dovrà essere inferiore a 40.000 euro annui. L’Assegno Unico Universale, comunque, non verrà incluso nel calcolo dell’ISEE. Un aspetto positivo, perché aumenterà il numero di famiglie che potranno beneficiare del bonus.
Le modalità operative per presentare la richiesta saranno definite nei prossimi decreti attuativi. È probabile che la domanda possa essere inoltrata tramite il portale INPS o presso un CAF autorizzato. Nel frattempo, è consigliabile preparare in anticipo i documenti necessari, come un ISEE aggiornato, per evitare ritardi.
Anche se non ci sono vincoli sull’uso del bonus, è plausibile che molte famiglie lo destineranno alle necessità del primo anno di vita del bambino. Pannolini, abbigliamento, attrezzature, alimenti e spese mediche non coperte dal Servizio Sanitario Nazionale sono solo alcune delle voci di spesa che potranno essere coperte da questa misura.