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Vasto, Edoardo Leo cantastorie dei Giovedì Rossettiani

Vasto. Ospite ai Giovedì Rossettiani 2018, Leo ha presentato al Teatro RossettiTi racconto una storia. Letture semiserie e tragicomiche, uno spettacolo sull’intima connessione fra comicità e poesia. Reduce dai tanti successi cinematografici da attore e regista, come l’ultimo film, ancora nelle sale, “Io c’è”, Leo si fa cantore della modernità con reading tratti dai monologhi che hanno segnato la letteratura del Novecento. Con il suo spettacolo sottolinea l’importanza del tornare alle storieper il piacere e la necessità del racconto nella nostra società. Le storie declinate nelle loro varie possibilità narranti: il racconto breve, l’aneddoto, la barzelletta.

 Accompagnato dalla chitarra di Jonis Bascir,Leo in quasi due ore di spettacolo conquista il pubblico di Vasto con racconti e monologhi di Gabriel Garcia Marquez, Stefano Benni, Francesco Piccolo. L’attore romano asseconda il flusso di emozioni e si lascia trasportare da un pubblico partecipe e divertito. Estrapola ad ogni spettacolo,dal faldone di ricordi e racconti che reca con sé,le storie che la serata gli ispira. Racconta situazioni divertenti della vita di ognuno, mescola tragico e comico, fa riflettere sui momenti di ordinaria follia che a distanza di tempo si trasformano in occasioni di risata, su come la capacità di raccontare implichi anche quella di mentire, di inserire elementi verisimili,di tenere desta l’attenzione ogni volta con un particolare in più “tanto che alla fine si finisce per crederlo realmente accaduto”, dice tra gli applausi Leo.

 Il ricordo, il piacere dell’ascolto, la capacità di presentare i dettagli, di descrivere i personaggi, di assecondare i tempi di scrittura, elaborazione e ricezione: sono questi i dettagli che rendono accattivanti o commoventi le storie, che le rendono degne di essere ricordate e tramandate per via orale o scritta e che rendono poetica la vita.

 Leo è ormai uno dei protagonisti indiscussi in Italia del teatro di parola: non solo monologhi letterari nel suo spettacolo, ma anche articoli di giornale raccolti dai primi anni di carriera ad oggi e pezzi scritti da lui. Un modo accattivante e sincero, con la comicità e professionalità di un attore tra i più richiesti al momento in Italia, per liberare la parola dallo smog della quotidianità e restituirle l’incanto che la rende “grande signora in un piccolo corpo”.

 “Tornare a teatro significare restituire alla parola lo spazio che le è proprio». Così Gianni Oliva al termine dello spettacolo che ha poi aggiunto: «Lo spettacolo di Leo è stato illuminante in questo senso perché con semplicità ha mostrato come la poesia sia parte integrante della nostra vita, non qualcosa di artefatto e lontano. Ciascuno può essere poeta e cantore del nostro tempo”.

 Edoardo Leodiverte convince emoziona.