Teramo, il dolore del terremoto racchiuso nel libro e negli scatti di un giovane fotografo

Alienazione, estraneità, senso di vuoto.
A “Empatia” si torna a parlare di terremoto e lo si fa attraverso lo sguardo unico e personalissimo di un giovane fotografo, Matteo La Penna, che ha impresso in una serie di scatti intimi e dolorosi i giorni successivi al sisma del gennaio 2017: un libro, “Alienazione” e una mostra fotografica in esposizione fino al prossimo febbraio per esplorare quanto le piccole cose siano importanti nella nostra vita di tutti i giorni; quanto, quelle piccole cose, siano la nostra vita di tutti i giorni. 
Matteo La Penna è nato a Teramo nel 1983, si è laureato con lode presso l’università degli studi di Teramo in Comunicazione artistica e multimediale con una tesi in “Fotografia e documentazione visiva” dedicata allo studio delle fotografie di famiglia, un estratto della quale è stato pubblicato all’interno della rivista “Archivio Fotografico Toscano”.
Dopo aver collaborato come fotografo con alcuni quotidiani locali, ha fatto della fotografia il proprio mestiere, specializzandosi nel campo della fotografia matrimoniale ma continuando a lavorare a progetti personali di foto reportage. “Alienazione” è il suo primo libro.

 

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