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Teramo, chiusura del Premio Di Venanzo: tutti gli esposimetri

Ancora una volta, per la 26esima volta, il palco del cineteatro Comunale di Teramo ha respirato e vissuto cinema e la manifestazione di chiusura dell’edizione 2021 del Premio Di Venanzo si è trasformata in una vera festa del cinema, culminata con la consegna degli Esposimetri d’Oro agli Autori della fotografia cinematografica.

A loro, ai maghi della luce, è riservata la manifestazione, grazie alla felicissima intuizione dell’associazione culturale Teramo Nostra, nata appunto ventisei anni fa, all’indomani della riscoperta del teramano Gianni Di Venanzo e del contributo eccezionale che dette al cinema italiano e non solo, grazie al suo lavoro dietro la macchina da presa e alla sua genialità nel rivoluzionare il modo di illuminare il set cinematografico. 

La cerimonia di premiazione di questa sera è stata condotta con la solita professionalità dall’attrice e conduttrice Antonella Salvucci, ormai una presenza consolidata la sua sul palco del Comunale. Preziosi come sempre gli interventi di Stefano Masi, presidente della Giuria del Di Venanzo, che ha affiancato la Salvucci nel condurre la cerimonia. 

L’apertura della serata è stata dedicata alla solidarietà e all’accoglienza. Le immagini tratte dal film “Fuocoammare” hanno introdotto sul palco del Comunale il Sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello, a Teramo per ricevere il “Premio Integrazione e Solidarietà Marco Pannella”: “L’immigrazione – ha detto Totò Martello – viene vista solo dal punto di vista numerico e non dal punto di vista delle persone. Sono onorato di ricevere un Premio intitolato a Pannella, un uomo di lotta che non si è fermato di fronte a nulla e noi a Lampedusa continueremo ad accogliere: il nostro porto è sempre aperto”

E’ stato premiato il film Gunda con il Premio Speciale G.Caporale dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo.

La Madrina della 26^ edizione del Di Venanzo, l’attrice e conduttrice Gaia De Laurentiis ha portato la sua carica positiva ed ha esaltato il lavoro dei maghi della luce, ricordando la sua formazione teatrale e di come avesse perso la sua identità lavorando in televisione.

Molto applaudito anche l’intervento di Massimo Popolizio, l’attore e regista apprezzatissimo sia a teatro che al cinema e protagonista di grandi film, da Romanzo criminale a Mare nero, da Mio fratello è figlio unico a Il divo a La grande bellezza. 

Hanno entusiasmato il pubblico presente le performance sul palco del Comunale di due beniamini: Cinzia Leone, attrice, comica e imitatrice molto popolare, protagonista di programmi tv cult (La Tv delle ragazze, Avanzi, Tunnel) e anche di film importanti, come Parenti serpenti di Monicelli, e Ninetto Davoli, il popolarissimo attore scoperto da Pier Paolo Pasolini, già a Teramo nell’edizione 2019 del Di Venanzo, tornato a portare la sua naturale simpatia e comicità. 

Premia il musicista e compositore abruzzese Davide Cavuti che all’ultimo festival di  Venezia ha presentato il suo film dedicato ad Ennio Flaiano Un marziano di nome Ennio: “Gianni Di Venanzo – ha detto Cavuti – è insieme a Flaiano e ad altri grandi corregionali come Silone, come il compositore Cicognini, come D’Annunzio, nel pantheon culturale dell’Abruzzo”

Hanno partecipato anche l’attrice Francesca Della Ragione, il regista e sceneggiatore Emanuele Scaringi, Francesco Caruso Litrico, Martino Onorato. E poi si è passati alla premiazione degli Autori della fotografia cinematografica.

E’ salita sul palco la signora Adriana Chiesa Di Palma, produttrice cinematografica, che ha ritirato l’Esposimetro d’oro alla Memoria assegnato al marito Carlo Di Palma. Ecco la motivazione della Giuria: “A un gigante della fotografia cinematografica, che nella sua longeva carriera ha attraversato per intero la seconda metà del Novecento, senza mai dimenticare la lezione del suo maestro Gianni Di Venanzo, distribuendo perle di luce ai quattro angoli del globo, dal bianco e nero del Neorealismo italiano fino alla New York di Woody Allen.”

Poi è stata la volta di Crystel Fournier a cui è stato consegnato l’Esposimetro d’oro per la Fotografia di un film italiano per Miss Marx (2020) di Susanna Nicchiarelli. Questa la motivazione letta dal presidente della Giuria, Stefano Masi: “Per la capacità di governare la luce sul volto dei personaggi nel film “Miss Marx” e di individuare una visibile chiave di attualità nel look di un film ambientato alla fine dell’Ottocento.”

Purtroppo per un volo annullato da Parigi Alaouie e Arvanitisi non hanno potuto essre prresenti a Teramo, ma gli esposimetri sono comunque stati consegnati e saranno poi recapitati ai protagonisti: a Hicame Alaouie, assegnato l’Esposimetro d’oro per la Fotografia di un film straniero per Estate 85 (2020) di Francois Ozon. La motivazione della Giuria: “Per aver dato al film “Estate 85” una sensualità della luce adatta alla nostalgia dei ricordi adolescenziali, pur senza mai cadere nella trappola dell’immagine zuccherosa”; a Yorgos Arvanitis assegnato l’ Esposimetro d’oro alla Carriera con la seguente motivazione: “Per il suo immenso contributo al cinema d’autore, nel quale si ritrova una ricca cultura figurativa, cresciuta nell’atmosfera della Nouvelle Vague greca e poi maturata con la scoperta della luce del Nord, al fianco dei grandi cineasti europei.

Emanuele Scaringi ha ritirato per Gherardo Gossi il Premio Speciale “Peppe Berardini” che va all’autore della fotografia di una Fiction Tv, per la serie Tv di Rai 2 “L’Alligatore” regia di Daniele Vicari e dello stesso Emanuele Scaringi. 

A Paolo Ferrari è stata consegnata la Targa speciale della Giuria “Marco Onorato”.

La regia della serata di premiazione, impeccabile come sempre, è stata curata da Gianfranco Manetta, la scenografia è stata realizzata dall’artista Marco Pace con grandi tele dipinte dedicate ai protagonisti della serata (Gaia De Laurentiis, Cinzia Leone, Totò Martello), il montaggio di Bruno Chiodi. Sul palco del Comunale il maestro Franco Di Donatantonio al pianoforte ha curato l’accompagnamento musicale e cucito i vari momenti della cerimonia. Al di fuori del cineteatro la Banda musicale di Montorio al Vomano ha accolto tutti gli ospiti portando un’aria di festa e di leggerezza.