Domenica 25 Aprile, la Casa del popolo di Teramo sarà in piazza per ricordare la lotta partigiana.
“Celebrare il 25 aprile oggi è necessario e doveroso per chi, come noi, crede nel valore dell’antifascismo – dicono – La Resistenza è la storia di uomini e donne che preferirono il coraggio dell’azione alla codardia dell’immobilismo, che scelsero le armi per combattere contro fascisti e nazisti.Dobbiamo essere presenti oggi anche per ricordare che, sebbene la Liberazione fu un momento di grandi sacrifici e di perdite umane, quello che era l’obiettivo di molti partigiani fu inevitabilmente tradito. Per quanto le prospettive rivoluzionarie potessero essere eterogenee, c’era una tensione verso un unico mondo ideale, nel quale ci fosse una reale giustizia sociale, senza più oppressi e oppressori. E oggi abbiamo un nuovo fascismo che rivive nei partiti dell’arco costituzionale, partiti che basano le proprie idee su odio e intolleranza. Un fascismo che si trova nella finanza, nella speculazione delle banche e nel Capitale”.
E ancora: “Guardiamo, ad esempio, alla repressione che colpisce le voci di dissenso. Accade ai nove compagni napoletani accusati del reato di devastazione e saccheggio per la giornata dell’11 marzo 2017, quando un’intera città scese in piazza per dare il foglio di via a Salvini. Un reato contenuto nel codice Rocco, il codice penale fascista mai riformato, oggi utilizzato per reprimere i compagni e le compagne nelle loro idee con fogli di via, con provvedimenti di sorveglianza speciale e altre pene di questo genere. Per questo, ci ritroviamo oggi a difendere con ancora più forza la libertà delle nostre idee e delle nostre pratiche; con la necessità di difendere gli spazi sociali conquistati con la lotta, come accade a Giulianova ai compagni e alle compagne del Campetto occupato, minacciato di sgombero”.