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San Salvo, cerimonia della settima edizione di ‘Premiamo il Merito’

San Salvo. “L’istruzione è il grande motore dello sviluppo personale. È attraverso l’istruzione che la figlia di un contadino può diventare medico, che il figlio di un minatore può diventare dirigente della miniera, che il figlio di un bracciante può diventare presidente di una grande nazione”.

 Con queste parole cariche di emozione ha salutato gli studenti e le loro famiglie il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca in occasione della cerimonia della settima edizione di “Premiamo il Merito” che vede l’Amministrazione e il Consiglio comunale riconoscere nella cultura e nel merito le direttrici per la crescita economica e sociale di una comunità che possa definirsi libera e democratica. Parole di benvenuto che il sindaco Magnacca ha tratto dal libro scritto da Nelson Mandela dal titolo “Lungo cammino verso la libertà” premio Nobel per la pace nel 1993. In queste parole emerge la profonda convinzione che il futuro “sia aperto all’orizzonte del possibile e quindi ciascuno di noi possa incidere con la propria forza di volontà e determinazione per raggiungere qualsiasi risultato”.

 Il Comune di San Salvo con “Premiamo il merito” vuol far crescere tra gli studenti “la consapevolezza che l’istruzione è il capitale più importante, risultato di anni di studio e sacrifici, e non un semplice attestato che si consegue al termine di un percorso scolastico. Una cerimonia che non vuole celebrare la competizione, ma è l’occasione che abbiamo per riconoscere il merito. Non possiamo continuare a credere che i risultati si raggiungano senza impegno e lo studio continuo. Un tempo che ci spinge alla competizione con uomini e donne che provengono anche da paesi lontani, nella capacità anche di aiutare i compagni di scuola che hanno più difficoltà, anche nella responsabilità verso gli altri”.

 Gli attestati sono stati consegnati a 65 studenti per il merito scolastico a due studenti e a un’intera classe per il merito sociale attraverso gesti di altruismo verso i compagni diversamente abili.

 Alla manifestazione, ospitata nel sala teatro del Centro culturale Aldo Moro erano presenti il presidente del Consiglio comunale Eugenio Spadano, gli assessori comunali alla Cultura Maria Travaglini e alle Politiche sociali Oliviero Faienza e i dirigenti scolastici Annarosa Costantini (Istituto comprensivo 1 e reggenza Istituto Mattioli) e Vincenzo Parente (Istituto comprensivo 2)

 Nel suo saluto la dirigente Costantini ha analizzato il significato etimologico della parola studio, come una grande avventura, evidenziando la passione che si deve avere per la conoscenza con la capacità di maturare una capacità critica di comprendere ciò che è vero da ciò che è falso. “Lo studio come ascensore sociale – ha detto – che ci permette di cambiare la nostra vita e chi è migliore deve essere aperto verso gli altri e a capire gli altri aumentano la propria capacità relazionale”.

 Per Parente bisogna avere la capacità di dare risposte al tempo che stiamo vivendo con le nuove sfide del mercato del lavoro con l’automazione industriale con l’utilizzo delle macchine intelligenti.

 Il Presidente Spadano ha ricordato la grande attenzione dell’Amministrazione comunale che dal 2012 è impegnata in prima linea nel campo della sicurezza delle scuole. “In questi anni – ha specificato – il sindaco Magnacca ha destinato risorse significative finanziarie per l’efficientamento antisismico ed energetico degli edifici che ogni giorno accolgono gli studenti.

 Nei prossimi avranno inizio i lavori per il nuovo polo scolastico in via Melvin Jones destinato agli alunni della scuola dell’infanzia di via Firenze e della primaria di via De Vito”. Infine Spadano ha rivolto un invito alla sensibilizzazione delle famiglie affinché iscrivano i loro figli alle scuole superiori di San Salvo perché ci sono scuole accoglienti e insegnanti preparati.

 Il sindaco si è complimentata con tutti i partecipanti e ha consegnato un ultimo messaggio sempre di Mandela affinché diventi per ognuno un punto di riferimento: “L’istruzione è l’arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo”.

 Gli studenti premiati
Martina Conte, Arianna D’Ascenzo, Maria Letizia Di Ninni, Sara Taraborrelli, Daphne Marilli, Giulia Rossetti, Luca Costantini, Sara Manes, Matteo Conduraru, Fabio Cilli, Alice Cinquina, Letizia Rossi, Siria Sigismondi, Serena Chinni, Gaia Di Biase, Giorgia Di Menno Di Bucchianico, Anita Di Tullio, Donato Maria Di Bartolomeo, Antonio Fini, Paolo Gaudino, Giada Giuliani, Alessandra Masciantonio, Lorenzo Cilli, Serena Di Battista, Stefano Ramundi, Francesco Triveri, Rebecca Di Tullio, Bruno Tacconelli, Samuele D’Ascenzo, Christian Michele Di Paolo, Flavio Mastrippolito, Sofia Pia Mazzetti, Alessandra Pelliccia, Martina Olimpia Ramundi, Giulia Cocco, Francesco Di Gregorio, Sofia Fabrizio, Domenico Fossaceca, Giulia Grimaldi, Michele Paglione, Mattia Tufilli, Anastasia Minni, Giovanni Sorichilli, Gemma Ciurlia, Ludovica Marchese, Daniele Morcone, Domenico Daniele, Noemi Di Felice, Chiara Fini, Valeria Di Nanno, Serena D’Alessandro, Remo Di Ninni, Morena Donatelli, Simone Giusti, Alice Troilo, Marja Carolla, Gaia Pacchioli, Simone Sacramone, Roberta Maria Di Bartolomeo, Alessio Di Tommaso, Giulia Pierri, Noemi Galante, Francesco Marinelli, Elena Iavicoli E Maria Rita Fabrizio.

 Un attesto per l’impegno sociale è stato consegnato agli alunni Emanuele Renato Battista per “la sua generosità e per il suo altruismo verso gli alunni che erano rimasti indietro negli studi per motivi di salute” e a Lorenzo Perrino “per aver mostrato tolleranza, disponibilità e affetto verso i compagni diversamente abili” e all’intera classe seconda sezione A del Mattioli per “l’encomiabile accoglienza di alunni stranieri presenti in classe”.