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Cultura e Spettacolo

Rai, con il nuovo digitale terrestre cambia tutto: cosa fare subito per evitare di perdere tutti i canali

Il nuovo digitale terrestre sta per cambiare di nuovo tutto. Per evitare di perdere tutti i canali Rai c’è una cosa da fare subito.

È in arrivo una svolta importante per quanto riguarda la trasmissione dei canali della società statale che offre il servizio pubblico radiofonico e televisivo, questo perché ci sarà molto presto l’accensione del primo MUX in DVB-T2. È un importante cambiamento che comporterà l’arrivo di un nuovo decoder.

In arrivo il nuovo digitale terrestre per i canali Rai (sito rai.it) – abruzzo.cityrumors.it

Alla fine del mese di agosto e alla vigilia dell’inizio della programmazione dei palinsesti televisivi della stagione 2024-25, tutti gli italiani avranno una importante novità perché arriverà un nuovo digitale terrestre. La data da tenere a mente di questo cambiamento è mercoledì 28 agosto quando la Rai si muoverà verso il T2, con l’obiettivo di restituire al pubblico una qualità maggiore e più ampia di immagini e suoni. Ma sarà solo un piccolo assaggio, visto che i canali coinvolti saranno solamente tre, almeno per il momento.

Rai con il nuovo digitale terrestre: canali coinvolti e come funziona

Come già accennato, i canali Rai coivolti con il nuovo digitale terrestre saranno tre e stiamo parlando di tutti canali tematici: Rai Storia, Rai Scuola e Rai Radio 2 Visual, che saranno trasmessi su un Mux Dvb-T2. Tuttavia, con il nuovo standard sarà possibile ricevere i tre canali principali Rai1, Rai2 e Rai3 sui canali 501, 502 e 503.

Tre canali tematici interessati alla trasmissione T2 – abruzzo.cityrumors.it

Per evitare di perdere la visione dei canali di “mamma Rai” bisognerà avere una TV risintonizzata e compatibile, quindi acquistata a partire dal 22 dicembre 2018. Nel caso in cui non si dovesse tenere il dispositivo compatibile con DVB-T2, bisognerà provvedere a comprare un decoder o una TV, proprio come successo in precedenza con altri cambiamenti.

Il problema principale è che per il momento non sappiamo quando in Italia l’intero sistema televisivo adotterà il T2, anche perché in circolazione ci sono ancora dieci milioni di televisori che non sono compatibili con il nuovo standard. Ciò spinge gli editori a temporeggiare perché non vogliono perdere ascolti e pubblicità. Di contro, però, c’è da dire, che in questa situazione il T2 rischia di rimanere ai margini.

A ciò bisogna aggiungere che il satellite offre una soluzione per avere la banda senza limiti, la qualità dell’offerta in 4K e la copertura universale del segnale; a ciò si aggiunge anche che si tratta di una tecnologia green. Da circa 15 anni, il satellite free in Italia è Tivusat, una piattaforma satellitare usata soprattutto dalle famiglie che non riescono a vedere nemmeno il vecchio digitale terrestre.