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Cultura & Spettacolo Teramo

Premio Borsellino: una delegazione sarà ricevuta dal Presidente della Camera

Ancora un importante riconoscimento per il Premio Paolo Borsellino. Dopo l’incontro con l’EuroJust, martedi 26 novembre una delegazione degli organizzatori della rassegna sarà ricevuta alla Camera dei Deputati dal Presidente Roberto Fico.

 

Il Prefetto Savina, il procuratore nazionale DNA Cafiero De Raho, il sostituto Procuratore della DDA di Palermo Tartaglia, la dottoressa Boda del Miur, il generale Pellegrini, il giornalista Klaus Davi, il Presidente del Parco Gran Sasso Navarra, il Presidente del Corecm nazionale Lucci, vari dirigenti scolastici e docenti e i volontari del premio presenteranno al Presidente la manifestazione.

 

Con il suoi 27 anni di storia luminosa, è  considerata la più qualificata e seguita manifestazione  nazionale di educazione alla legalità, grazie alla passione civile di volontari e uomini delle istituzioni, grazie al protagonismo di associazioni, di giovani, di appassionati educatori, in grado di “riunire nei suoi incontri il gotha nazionale dell’antimafia (La Stampa). Naturalmente sarà questa l’occasione per invitare il Presidente Fico in Abruzzo per la 25ª edizione dal 15 al 30 ottobre 2020.

 

Che potrebbe anche essere l’ultima edizione nell’attuale versione. Come è noto il Premio 2019 si chiuderà al teatro Comunale di Teramo il 30 novembre con una cerimonia di consegna di riconoscimenti a testimoni dell’impegno sociale e civile, del volontariato e del mondo della cultura e del giornalismo. E infine il 12 dicembre a Roma con la presentazione nella sala WE della Regione Lazio del libro ”Il gioco di Lollo”  della giornalista Federica Angeli. Per riprendere le proprie attività il 23/27  gennaio con una serie di iniziative sulla Shoa.

“Le vicende di questi giorni ci insegnano che l’impegno nelle scuole è veramente prioritario. Che, dare un contributo, provare a seminare valori e impegno ai nostri giovani è veramente determinante. Ognuno lo fa a suo modo, con le proprie forze e capacità. Ma non farlo, e restare a guardare ciò che ci accade attorno senza battere ciglio, è veramente delittuoso”, si legge in una nota.