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Placido, Haber, Gullotta, Argentero, Pagliai, Gassman, Pasotti: i grandi nomi al Marrucino di Chieti

Presentata la stagione della Prosa al «Teatro Marrucino» a cura del maestro Davide Cavuti: otto appuntamenti e una serata di gala dedicata ad Anton Giulio Majano

Chieti. Torna la prosa al «Teatro Marrucino» di Chieti con otto spettacoli di grande qualità più una serata di gala dedicata ad Anton Giulio Majano, il celebre regista teatino di tanti sceneggiati televisivi, in collaborazione con «MuTeArt produzioni» e la direzione del maestro Davide Cavuti.

Una stagione artistica che offre un programma ampio e variegato che vedrà la partecipazione di illustri artisti del panorama teatrale nazionale, due «riallestimenti», una «prima nazionale», un «progetto speciale» e il consueto «Incontro con gli Artisti» (che si terrà la domenica alle ore 12.00).

«Il mio impegno personale e quello del Consiglio di Amministrazione sono orientati a coniugare qualità artistica e sostenibilità finanziaria» – ha dichiarato l’ingegner Giustino Angeloni Presidente della «Deputazione Teatrale Teatro Marrucino» – «La stagione di prosa che presentiamo rispetta questi due principi. Il Maestro Cavuti, che ringrazio, ha dato prova di grande professionalità e rispetto verso il Teatro Marrucino che, sono certo, sarà particolarmente apprezzato dal pubblico».

«La stagione artistica allestita sarà un vero e proprio inno alla gioia e il Teatro Marrucino sarà lo spazio dove poter sognare grazie ai testi dei grandi autori che verranno messi in scena dagli artisti che finalmente torneranno a dialogare con gli spettatori dopo le note difficoltà che abbiamo affrontato» – ha affermato il maestro Davide Cavuti, responsabile della prosa del «Teatro Marrucino» – «Provo una forte emozione nel trovarmi in un luogo così significativo che respira da sempre cultura e sono onorato di affrontare questa esperienza. L’arte ha sempre descritto l’individuo e aiutato a comprendere quale sia la sua natura: essa è riflessione sui particolari che la quotidianità ci impone e, al tempo stesso, generosità verso l’altro che soffre, un viaggio per difendere la bellezza che è insita nelle opere dei grandi artisti senza tempo. Da sempre il teatro è il luogo centrale di una comunità e, in questo senso, auspico che la proposta artistica offerta possa coinvolgere sempre di più le nuove generazioni».

La stagione prenderà il via sabato 29 (ore 21.00) e domenica 30 gennaio (ore 17.30) con lo spettacolo «La bottega del caffè» di Carlo Goldoni con Michele Placido con la regia di Paolo Valerio e la coproduzione del «Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia», «Goldenart Production» e la «Fondazione Teatro della Toscana». A seguire sabato 5 (ore 21.00) e domenica 6 febbraio (ore 17.30) «Morte di un commesso viaggiatore» di Arthur Miller e la traduzione di Masolino D’Amico con Alessandro Haber e con Alvia Reale, prodotto da «Goldenart Production» in coproduzione con «Teatro Stabile del Veneto» e «Teatro Stabile di Bolzano»; sabato 26 (ore 21.00) e domenica 27 febbraio (ore 17.30) andrà in scena lo spettacolo «Racconti disumani» da Franz Kafka, con Giorgio Pasotti e la regia di Alessandro Gassmann, prodotto dal «Teatro Stabile d’Abruzzo». Il mese di marzo vedrà protagonista Leo Gullotta in «Bartleby lo scrivano» di Francesco Niccolini, liberamente ispirato al racconto di Herman Melville in scena sabato 12 (ore 21.00) e domenica 13 (ore 17.30) con la regia di Emanuele Gamba e prodotto da «Arca Azzurra»; sempre nel mese di marzo, ci sarà un secondo riallestimento a Chieti, con lo spettacolo «Romeo e Giulietta – Una canzone d’amore» da William Shakespeare con Ugo Pagliai e Paola Gassman, regia di «Babilonia Teatri e prodotto da «Teatro Stabile di Bolzano», «Teatro Stabile del Veneto», «Estate Teatrale Veronese», in programma sabato 26 (ore 21.00) e domenica 27 (ore 17.30). Luca Argentero sarà il protagonista assoluto sabato 2 aprile alle ore 17.30 (Abbonamenti Turno B) e alle ore 21.00 (Abbonamenti Turno A) dello spettacolo «È questa la vita che sognavo da bambino?» – Special Edition – con la regia di Edoardo Leo, che ne è anche l’autore insieme con Gianni Corsi e con lo stesso Argentero, prodotto da «Stefano Francioni Produzioni». Il teatro incontra il cinema con l’appuntamento che vedrà la partecipazione di un ospite d’eccezione, il maestro Nicola Piovani, «Premio Oscar» per le musiche de «La vita è bella», con lo spettacolo «La musica è pericolosa» (il titolo trae origine da una frase di Federico Fellini), in scena sabato 23 (ore 21.00) e domenica 24 aprile (ore 17.30).

Sabato 7 (ore 21.00) e domenica 8 maggio (ore 17.30) ci sarà la «prima nazionale» dello spettacolo «L’ultima notte di Bonfiglio Liborio» scritto da Remo Rapino, dal romanzo best-seller «Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio», vincitore del «Premio Campiello» 2020 e con protagonista Pino Ammendola e la regia di Davide Cavuti, prodotto da «MuTeArt Produzioni».

La stagione artistica si concluderà venerdì 13 maggio (ore 21.00) con il «progetto speciale» intitolato «Romanzo Cinematografico» – omaggio al regista teatino Anton Giulio Majano – e la partecipazione di personaggi del mondo dello spettacolo.

«Un Teatro riqualificato e accogliente ospiterà una stagione di prosa caratterizzata da pluralismo, attenzione ai diversi target di pubblico e presenza di grandi nomi – ha commentato il Dott. Diego Ferrara, sindaco di Chieti – Il Marrucino, dopo la sosta forzata a causa della pandemia, torna da autentico protagonista nel panorama dell’offerta culturale regionale».

«Un’offerta culturale altamente qualificata, in continuità ideale con il percorso artistico del compianto Federico Fiorenza al quale dedicheremo un appuntamento molto particolare per ricordarne la competenza e l’amore per il Teatro». – ha dichiarato il Dott. Paolo De Cesare vice-sindaco di Chieti.

E proprio nel mese di gennaio, si terrà un appuntamento dedicato a Federico Fiorenza, indimenticato direttore artistico del «Teatro Stabile d’Abruzzo» e per anni curatore della stagione di prosa del «Teatro Marrucino», con la partecipazione di alcuni personaggi del mondo del teatro e della cultura.