Pescara. Un simbolico taglio del nastro inaugurerà la ‘Sala Vicentino Michetti’ all’Aurum, pronta a far ammirare al pubblico tutte le opere donate dall’artista alla Città.
L’inaugurazione si terrà sabato 28 luglio alle 18:30.
“E’ stata scelta una delle più belle sale dell’Aurum”, commenta il sindaco, Marco Alessandrini. “Si arricchisce in questo modo l’offerta di cultura della città che consente, con quest’operazione, di approfondire la conoscenza di un artista che con la sua vita e le sue opere esprime l’identità della nostra regione che ritrova i tratti e i segni distintivi di un Maestro che ha voluto ‘firmare’ il suo passaggio terreno nella città dove viveva e traeva ispirazione”.
“Si sana nel migliore dei modi una grande ingiustizia nei confronti di Vicentino Michetti”, afferma il vicesindaco Antonio Blasioli. “Questa inaugurazione è davvero storica, perché restituisce alla città ciò che gli era stato donato e alla nostra memoria culturale un tassello artistico di grande valore. La Sala Michetti è il lieto fine di un cammino iniziato con la donazione modale delle opere di Vicentino: chi frequenta il Teatro D’Annunzio e vede la stele, o l’Elefante a piazza della Rinascita, non sa che opere che hanno fatto la storia di Pescara sono frutto del suo estro artistico”.
“L’Amministrazione, sulla scorta della legittima richiesta di rendere più fruite le opere donate”, aggiunge l’assessore alla Cultura, Giovanni Di Iacovo, ha dato ascolto alla richiesta: Laila Michetti ci ha dato fiducia e siamo riusciti a fare in modo che le opere dal degrado potessero avere una definizione diversa e un maestro come Michetti possa essere meglio e giustamente conosciuto dalla cittadinanza e da chi frequenta la città”.
“L’allestimento è caratterizzato da una lunga parete centrale, sulla quale sono posizionati bassorilievi e sculture di piccole dimensioni”, illustra l’architetto Antonio Michetti. “Attorno ad essa si snoda un percorso espositivo scandito dalle grandi sculture. Sulle pareti perimetrali fanno bella mostra gli straordinari disegni del maestro che come bassorilievi e sculture sono più incentrati nell’interesse per la figura umana: dominati dalle gote tondeggianti e dai gesti e movimenti istintivi delle figlie.Bronzi, testine, disegni, colmi di spiritualità e traboccanti di vita sono ispirati unicamente dalle figlie e appartengono alla prima produzione artistica del Michetti. L’amore paterno, la tenerezza, l’innocenza e la poesia, sono pertanto il tema dell’esposizione”.