Perdonanza: il fuoco del Morrone parte dall’Eremo di Sant’Onofrio

Sulmona. Da 40 anni unisce le comunità che incontra nel suo cammino, alle quali trasmette un sentimento di pace e amicizia e, nell’ultimo decennio, di resilienza. Il ‘Fuoco del Morrone’, con cui il 23 agosto all’Aquila sarà acceso il tripode nel piazzale della Basilica di Collemaggio per l’avvio ufficiale della 726/a Perdonanza Celestiniana, partirà oggi dall’Eremo di Sant’Onofrio nei pressi di Sulmona.

Intorno alle 19 la fiaccola toccherà i luoghi di predicazione di Celestino: l’eremo e poi la Badia di Santo Spirito, sosta a Bagnaturo; lunedì 17 Sulmona e Pratola Peligna; il 18 Raiano, Goriano Sicoli, Castel di Ieri e Castelvecchio Subequo; il 19 Molina Aterno, Acciano, Roccapreturo, Beffi, Succiano, Tione degli Abruzzi e Fontecchio, da dove ripartirà il 20 agosto in direzione di Ripa di Fagnano, Caporciano, Prata d’Ansidonia, Tussio, San Pio delle Camere e Navelli. Il 21 Villa Sant’Angelo e San Demetrio ne’ Vestini, Sant’Eusanio e Fossa. In serata la fiaccola entrerà nel territorio comunale dell’Aquila e si fermerà a Onna da dove riprenderà il cammino il 22 verso la Chiesetta dedicata a San Pietro Celestino a Paganica, poi alla Villa Comunale. Il 23, dopo Bazzano, Monticchio, Bagno, Civita di Bagno e Pianola, piazzale di Collemaggio.

“Non è stato facile – spiega Floro Panti, presidente del Centro Internazionale Studi Celestiniani – ma non potevano non programmare questa straordinaria settimana, tenendo conto che la allestiamo da oltre 40 anni. Non ci saranno cortei, la Fiaccola sarà accompagnata al massimo da 5 persone con dispositivi di protezione e distanziamento di sicurezza, alcune iniziative saranno accorpate. Il 20 agosto celebrazione unica, per autorità civili e religiose e popolazioni, alla chiesa di Santa Maria di Centurelli, in omaggio al riconoscimento del patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco sia della Perdonanza sia della Transumanza: S.Maria di Centurelli era punto di riferimento assoluto per chi percorreva il tratturo”.

“E’ uno dei momenti cardine della Perdonanza – commenta il vicesindaco Raffaele Daniele, coordinatore del Comitato Perdonanza – e siamo ben lieti che il Movimento Celestiniano sia riuscito a predisporre l’evento senza scalfirne il valore e il pieno significato. Elementi che sono stati fondamentali per il riconoscimento della Perdonanza come patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco”.

“Tra i tanti elementi di spessore che hanno colpito l’Unesco e che hanno portato la Perdonanza a essere insignita del prestigioso riconoscimento – spiega Massimo Alesii, responsabile dossier Unesco Perdonanza – c’è proprio il Fuoco del Morrone.
L’Unesco ha descritto in modo certosino, nella motivazione del riconoscimento come patrimonio immateriale dell’umanità dell’evento celestiniano, ‘il cammino del Perdono’, la presenza e il significato delle fiaccole, la partecipazione delle comunità dei centri attraversati dal Fuoco, la solennità complessiva di una celebrazione che si conclude con l’accensione del tripode della Pace. Dei punti chiave fondamentali che il Movimento Celestiniano ha avuto il pregio di cristallizzare anche quest’anno, nonostante gli accadimenti in corso”.

 

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