Una grande attrice che ha scritto una pagina della storia del cinema italiano. Ecco dove si trova la tomba de “La Sora Lella”.
Per entrare nella storia del cinema non è sempre necessario essere al centro della scena. La carriera di Elena Fabrizi, conosciuta come La Sora Lella, è d’esempio su come nel cinema italiano anche personaggi di contorno possano finire per diventare immortali.
Nata a Roma, ultima di 6 fratelli di cui il primo fu il famosissimo attore del neorealismo Aldo Fabrizi, Elena Fabrizi non si dedicò subito al cinema. Prima fu una ristoratrice, aprendo una trattoria in Campo de’ Fiori e in seguito un secondo ristorante sull’Isola Tiberina gestito assieme al marito Renato Trabalza e al figlio Aldo Amleto Trabalza. Il secondo ristorante, ancora in attività e gestito oggi dai nipoti Elena Fabrizi, prese il nome di Sora Lella, lo stesso nome d’arte con cui Elena fu riconosciuta quando decise di seguire le orme del fratello maggiore Aldo entrando del mondo del cinema.
Sora Lella debuttò all’età di 43 anni nel film I Soliti Ignoti di Mario Monicelli, in cui interpreta una delle 3 madri adottive dell’orfano Mario (Renato Salvatori) e da quel momento in avanti prese parte a numerosi altri film. Il suo personaggio caratterizzato da una spiccata parlata romana e dalla bonarietà la resero un’ottima caratterista in una moltitudine di commedie all’italiana tra gli anni ’60 e ’70, permettendole di lavorare con dei mostri sacri del cinema italiano del calibro di Totò, Steno ed Ettore Scola. Il vero successo, però, arrivò negli anni ’80 quando Carlo Verdone la scelse per interpretare la burbera e bonaria nonna di Banco, Rosso e Verdone nel 1981 e in Acqua e Sapone nel 1983.
Sora Lella fu un personaggio di grande successo nel ventennio dagli anni ’60 agli anni ’80. La sua immagine di anziana donna romana dal carattere bonario la rese uno dei personaggi più immediatamente riconoscibili della scena nazionale, in particolare nella sua Regione d’origine, il Lazio. Sora Lella è stata una delle voci più riconoscibili di Radio Lazio, per cui conduceva una piccola rubrica in cui ascoltava e dava consigli agli ascoltatori per i loro problemi quotidiani.
Curiosamente, è stato proprio ascoltandola su Radio Lazio che Verdone ha riconosciuto in Sora Lella l’attrice perfetta per il ruolo nei suoi film. Le sue interpretazioni negli anni ’80, che le fecero anche vincere un David di Donatello nel 1982, identificarono lo stereotipo della nonna italiana e le permisero molte comparsate anche in diversi talk show televisivi, in particolare in Rai.
Elena Fabrizi morì all’età di 78 anni nel 1993 all’ospedale Fatebenefratelli di Roma. I funerali vennero celebrati il giorno successivo alla presenza di colleghi e parenti, infine la salma fu sepolta al cimitero Flaminio di Prima Porta.
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