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Cultura & Spettacolo Teramo

Giulianova, quinto container di Colibrì Onlus per il Senegal grazie alla scuola di Petriccione

Giulianova. Un incontro all’insegna della solidarietà e della condivisione, che non coinvolge più solo i soci ed i simpatizzanti ma un’intera comunità.

Oggi, nella zona industriale di Colleranesco, si è proceduto al carico del quinto container di aiuti umanitari diretti nel villaggio di Sindia, in Senegal, raccolti dall’associazione giuliese “Colibrì Onlus”.

Questa realtà, ormai conosciuta in tutta Italia e non solo per le sue iniziative, ha aggiunto una nuova goccia all’oceano del fare: questa mattina, nello spazio adiacente al magazzino concesso in comodato d’uso gratuito da una azienda giuliese al “Colibrì Onlus”, soci, amici e cittadini si sono ritrovati ed hanno contribuito alle operazioni di carico del container che, anche quest’anno, porterà alla popolazione africana materiale scolastico, sanitario, di prima necessità, vestiario, una incubatrice portatile ed una seconda ambulanza donata dalla Asl di Avezzano Sulmona L’Aquila, destinata alla comunità di Guereo, sempre nel Comune di Sindia. Alla bella iniziativa hanno partecipato anche i piccoli studenti, accompagnati dai loro docenti, delle classi quarte dell’Istituto Comprensivo “Margherita Hack” di Petriccione di Castellalto.

“Abbiamo conosciuto ed apprezzato il grande lavoro dei volontari del Colibrì – racconta l’insegnante Antonella Di Emidio della scuola primaria “Margherita Hack” di Petriccione – e tutti i nostri bambini hanno voluto contribuire ed ognuno di loro ha voluto regalare ai bambini di Sindia un piccolo dono per la scuola, come astucci, quaderni e diari”.

Poi ogni bambino, simbolicamente, ha messo nel container un dono, stringendo ancor più forte il legame di solidarietà tra due realtà molto diverse ma mai così vicine. Significativa è stata anche la partecipazione del parroco di San Flaviano Don Enzo Manes, che ha raccolto intorno al container tutti i partecipanti e i bambini per la benedizione.

“n questi anni abbiamo contribuito ad allestire il presidio ospedaliero a Sindia e, ad oggi, molto positivi sono i dati che i medici locali ci hanno riferito – raccontano Ambra Di Pietro ed Egidio Casati del “Colibrì Onlus” – grazie all’ambulanza che abbiamo portato l’anno scorso è stato possibile portare a compimento oltre 1500 interventi sanitari, tra incidenti stradali ed altro, e siamo molto fieri di aver contribuito a salvare queste persone. Lo stesso vale per l’ecografo che abbiamo consegnato per il monitoraggio delle gravidanze che ha permesso alle mamme di seguire le gravidanze in maggiore sicurezza. La seconda ambulanza che consegneremo tra qualche settimana è destinata alla comunità di Guereo, sempre nel comune di Sindia, e sarà di vitale importanza nel circondario viste le condizioni del manto stradale e la difficoltà di transito da fuori il villaggio”.

“Grande è stato il contributo delle scuole, soprattutto della provincia di Teramo – spiega Egidio Casati – i bambini che oggi sono qui con noi ci hanno regalato una grande emozione. Quest’anno parte una fase nuova del nostro progetto che non è più soltanto assistenza, ma anche la volontà di rendere autonoma la popolazione senegalese di Sindia, portando loro lavoro e dignità, in modo da fermare l’immigrazione, grazie a fatti concreti e non chiacchiere. Rimetteremo in moto 6 pozzi che si trovano lì, perché l’acqua è vita e permette di coltivare la terra, dando così lavoro alla comunità e garantendo migliori condizioni nel loro paese”.

“Per la spedizione del container abbiamo optato per il viaggio diretto- spiega Ambra Di Pietro – partirà il 13 maggio dal porto di Salerno ed arriverà dritto al porto di Dakar. Il tragitto verrà monitorato da noi in Italia, ed arriverà a Dakar il 22 maggio, giorno in cui anche noi saremo lì per occuparci personalmente delle pratiche di sdoganamento, del trasferimento a Sindia, dello scarico e della consegna del materiale alla popolazione. Quest’anno consegneremo anche una incubatrice portatile che permetterà l’assistenza ai neonati ed il trasporto all’ospedale di Dakar, materiale per loro molto prezioso che chiude il cerchio per una sanità migliore”