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Giulianova, murale Annunziata: il CONALPA ricostruisce la vicenda

Giulianova. A seguito della decisione, comunicata dall’artista Edoardo Ettorre, di rinunciare al progetto del murale che si  sarebbe dovuto realizzare nel quartiere Annunziata, il CONALPA fa chiarezza su alcuni passaggi di  questa vicenda che è culminata con l’Assemblea dello scorso 21 luglio conclusasi con la sospensione delle operazioni di voto proprio sull’iniziativa promossa dalla stessa Onlus.

“Per sgomberare il campo da possibili equivoci, sottolineiamo – spiega il Presidente Antonmario Gioculano – che le nostre finalità statutarie sono volte alla tutela, allo sviluppo del verde pubblico, alla protezione del paesaggio e che per raggiungere tali obiettivi promuoviamo ogni attività volta alla sensibilizzazione delle istituzioni e dei cittadini (testuale dallo Statuto  ‘Co.N.Al.Pa. è una organizzazione apartitica, senza fini di lucro e persegue esclusivamente finalità di  solidarietà sociale’).  Veniamo, però, alla questione che ha generato, nelle ultime ore, un nugolo di polemiche sui social, articoli sulla carta stampata e diatribe personali che è nostra intenzione ‘spegnere’ perché non aiutano la crescita e  lo sviluppo di una comunità.  Cercheremo, pertanto, di esprimere la nostra posizione nell’intento di fornire un contributo utile per una ‘lettura’ più corretta dei fatti. Condividiamo, innanzitutto, la scelta di Edoardo perché il clima divisivo venutosi a creare è in netta antitesi con alcune delle motivazioni del progetto che vedevano nell’inclusione, nella partecipazione popolare e nell’aggregazione dei cittadini i fattori trainanti del messaggio da divulgare (importanza del corretto rapporto uomo-ambiente). Sia chiaro, non volevamo e non vogliamo che la popolazione residente del quartiere si divida per un’iniziativa che aveva finalità opposte”.

“Ringraziamo – aggiunge – pubblicamente Edoardo per l’impegno, la passione, la professionalità e la sensibilità dimostrata nella elaborazione e nello sviluppo del progetto e siamo certi che potremo lavorare insieme su altri obiettivi. Vogliamo, altresì, sottolineare che la nostra idea è stata (sin da subito) quella di chiedere all’artista un elaborato che avesse il solo vincolo del ‘tema’ (uomo/ambiente) lasciando alla Sua libera interpretazione e sensibilità la realizzazione. Precisiamo che, sin dalla nascita, il progetto è stato condiviso prima con l’amministrazione comunale e, successivamente, con l’ATER utilizzando i normali canali di comunicazione (i soggetti menzionati, infatti, sarebbero stati i sottoscrittori di un protocollo d’intesa al riguardo)”.

Gioculano precisa anche che “non è mai stata nostra intenzione indire un concorso con successiva selezione del soggetto (non ci interessava!); abbiamo, fortemente, voluto commissionare l’opera ad un artista giuliese ed era nostra intenzione
fare un ‘regalo’ all’intera comunità; il murale avrebbe riqualificato urbanisticamente la zona solo se realizzata sulla palazzina est dell’ATER. L’altro immobile, posto ad ovest, vede già l’esistenza di un murale che, su proposta del Comitato di Quartiere, non abbiamo accettato di coprire con il nuovo disegno presentato in Assemblea poiché ritenevamo fosse poco rispettoso nei confronti dell’autore che lo ha realizzato qualche anno addietro Ci spiace registrare che l’atteggiamento di chiusura manifestatoci dal Comitato di Quartiere Annunziata, sin dal primo contatto (dopo un primo positivo parere dell’Ater) abbia impedito (per impuntature e personalismi) lo sviluppo di un confronto sereno e trasparente sui contenuti. La nostra iniziativa, finalizzata al miglioramento del contesto urbanistico e alla divulgazione di un messaggio, non voleva generare alcuno scontro. Riteniamo sia stato commesso l’errore di presentare la proposta del murale come un ‘tema da referendum’
(favorevoli/contrari) non fornendo, attraverso adeguata comunicazione e conseguente dibattito, una corretta informazione (nel merito) ai cittadini interessati per potere comprendere appieno il progetto. In buona sostanza ci si è fermati alla domanda: Piace o Non Piace”.

“Esprimiamo (permetteteci) le nostre riserve – puntualizza il presidente Gioculano – sulla metodologia adottata nel corso dell’Assemblea Pubblica di martedì 21 luglio in relazione all’esposizione dei vari punti all’ordine del giorno e alla Sua conclusione (quantomeno irrituale) con la decisione di differire le operazioni di voto ad altra data. Nutriamo, infatti, più di un dubbio sul fatto che gli stessi aventi diritto al voto presenti in assemblea si rechino al voto, a distanza di giorni, per esprimere la loro preferenza sul tema. Tutto questo, indipendentemente dall’esito, non è corretto! Probabilmente, la presenza di una ‘figura terza’ per la conduzione dell’assemblea avrebbe garantito un più corretto equilibrio nel contingentamento dei tempi degli interventi e una conclusione meno pasticciata. Smentiamo con forza, infine, alcune ricostruzioni giornalistiche dei giorni scorsi che ipotizzavano la presenza di non residenti all’assemblea con lo scopo di determinare un voto favorevole all’approvazione dell’opera. Nulla di tutto questo! Ricordiamo che, il regolamento sulla democrazia diretta prevede che la partecipazione all’assemblea sia aperta ad ogni cittadino ma riserva ai soli residenti/dimoranti il diritto di voto. La legittima presenza di cittadini, residenti in altri quartieri, ha, probabilmente, generato questo equivoco. Osserviamo, inoltre, che le deliberazioni sulle due precedenti proposte erano state approvate con la medesima composizione assembleare”.

“Concludiamo con l’auspicio che da questa pagina (non bella!) della vita associativa giuliese possano svilupparsi profonde riflessioni sui temi riguardanti la collettività, l’ambiente e la democrazia partecipativa (con le sue regole). Rivolgiamo ai componenti del Comitato di Quartiere Annunziata un sincero augurio di buon lavoro per il proseguimento del loro mandato. Il nostro impegno sul territorio proseguirà, senza alcuna esitazione, verso gli obiettivi prefissatici cercando di fornire il nostro piccolo contributo per la crescita di una comunità unita e sempre più consapevole dell’importanza delle sfide che ci attendono nel prossimo futuro sui temi dell’ambiente e della qualità della vita”, conclude Gioculano.