EduFest, a Lanciano la prima rassegna dedicata dell’educazione

Le parole tornano protagoniste con ospiti illustri come Vito Mancuso e Franco Arminio

 

Lanciano. Offrire un’opportunità per crescere, ragazzi e adulti, e per essere meglio “attrezzati” per vivere il presente. Questo il senso di EduFest, il Festival dell’educazione promosso dall’associazione “Maria Luisa Brasile” e presentato ieri.

L’appuntamento è per sabato 28 maggio a Lanciano, con un fitto programma che si snoderà per l’intera giornata, ma con una articolazione snella che permetterà al pubblico di scegliere temi e personaggi di interesse, e che non trascurerà, ovviamente, i bambini. Gli interventi previsti, infatti, della durata di un’ora ognuno, sono fruibili singolarmente e non incastonati nella struttura di un convegno, ispirati, però a un denominatore comune, quello delle parole. Non a caso all’evento è stato dato il titolo “Parola, parolae”, un’invenzione e una provocazione insieme, volute per richiamarne l’importanza e la necessità di ripensarle per recuperare un modo diverso di rapportarsi al quotidiano. Le parole educano e curano, aiutano a stabilire relazioni e cambiano di significato a seconda degli stati d’animo. Ecco perché rappresentano un patrimonio da valorizzare.

“Per la nostra Associazione è centrale il tema dell’educazione – dice la presidente Licia Caprara – che intendiamo come processo che alimenta, alleva gli esseri umani e li aiuta a diventare adulti, ma contribuisce anche a svilupparne potenzialità e risorse interiori. Non abbiamo la pretesa di insegnare niente a nessuno, ma desideriamo stimolare una riflessione sui temi che sono quelli dell’oggi, utili agli adulti in generale ma ancor più a quanti sono genitori, che possono soffrire di assenza di modelli perché il loro ruolo non è sovrapponibile a quello della generazione precedente o comunque di quelle passate. Pensiamo – aggiunge Caprara – che adulti più consapevoli, che hanno attenzione vera ad argomenti come l’importanza delle parole, l’emotività, il rispetto, l’autonomia, la cultura di genere, possano marcare una presenza vera nella vita dei figli, nella quale un limite fissato, il conflitto, il pianto e l’insoddisfazione siano vissuti come sana occasione di crescita. Oltre a essere, ovviamente, essi stessi cittadini migliori, capaci di stabilire relazioni sociali educate, in famiglia e fuori”.

Il programma.

L’appuntamento per gli adulti è all’Auditorium Diocleziano, a partire dalle 9.30, dove a parlare, nell’arco della mattinata e dopo i saluti istituzionali, saranno Matteo Corbucci, pedagogista e Presidente Omep Italia (Organizzazione mondiale per l’educazione prescolare che Maria Luisa Brasile), che ricorderà impegno e impresa di Maria Luisa Brasile (che dell’Omep fu fondatrice), Micaela Castiglione, docente dell’Università “Bicocca” che farà il punto sull’educazione degli adulti, e Laura Grignoli, psicoterapeuta, che andrà a “leggere” il linguaggio muto del corpo.

I lavori riprenderanno nel pomeriggio alle ore 16.00 con uno spettacolo degli artisti Omep, a cui seguiranno il filosofo Vito Mancuso, con un suggestivo intervento intitolato “Ricostruire” e Franco Arminio, poeta e scrittore, che con “La cura dello sguardo” condurrà il pubblico in un viaggio che si annuncia assolutamente affascinante.

Nel corso di EduFest è previsto un “contributo” di Lilybris, l’omino stilizzato che con la sua essenzialità comunica con straordinaria efficacia grazie alla presenza “speciale” della sua autrice Cecilia Rodà

Ampio spazio anche alla creatività dei più piccoli, con EduFestLab, lo spazio dedicato ai bambini. Tre le proposte, ospitate in tre diversi luoghi della città (Foyer del teatro Fenaroli, ex Sala di Conversazione, Biblioteca regionale), che vedranno bimbi dai quattro agli undici anni impegnati in diverse attività, dal magico mondo del teatro di animazione con l’allestimento di uno spettacolo di burattini, alle piante che saranno uno strumento per far fiorire storie e infine all’arteterapia con la parola che racconta, che cura, che può diventare silenzio o linguaggio del corpo. L’obiettivo? stimolare i bambini al pensiero critico, alla cura e alla scelta delle parole; a privilegiare la ginnastica mentale confrontandosi anche con gli altri, e rispettando le loro idee.

I laboratori sono in programma dalle 10,00 alle 12,30 di sabato 28 maggio a Lanciano, la partecipazione è gratuita.

Info e prenotazione obbligatoria (info@marialuisabrasile.it; marialuisabrasile@gmail.com; tel. 371 5370362).

EduFest è sostenuto da Istituto Diagnostico e Ambulatorio Polispecialistico Madonna del Ponte e Desma 8, la holding della famiglia La Rocca.

L’associazione Maria Luisa Brasile è nata nel 2015 per raccogliere l’eredità della Scuola Materna Sperimentale di Lanciano, che fu all’avanguardia nel campo educativo-formativo promuovendo lo sviluppo e la qualificazione di un sistema di servizi per la formazione psico-pedagogica degli educatori, dei bambini in età prescolastica e delle famiglie. La scuola fondata nel 1949 per iniziativa di Maria Luisa Brasile, pioniera su temi della formazione e dell’educazione, fu eretta dieci anni a Ente Morale da Giovanni Gronchi.

L’associazione è impegnata su tre filoni: educazione all’integrazione, educazione di genere e scuola dei genitori, nella convinzione che in un’epoca di grande individualismo e diffusa insicurezza, recuperare il senso della comunità possa essere utile ad attutire le paure e ad affrontare le fragilità. Attraverso incontri e laboratori, intende lavorare su identità e differenze, passando per la costruzione della relazione con l’altro ispirata al rispetto, cooperazione, solidarietà. L’idea, di sicuro ambiziosa, è offrire ai genitori di oggi e agli adulti di domani strumenti per essere persone e “cittadini” più consapevoli, e capaci di rispondere alle sollecitazioni poste da nuovi modelli culturali e sociali profondamente mutati.

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