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Teramo, astronomia: in città il congresso italiano sull’ottica adattiva

Dal 24 al 26 maggio si terrà il  IV Workshop Nazionale di Ottica Adattiva, presso la Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo. L’evento, organizzato dall’INAF – Osservatorio Astronomico d’Abruzzo e promosso dal Laboratorio Nazionale ADONI dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), è rivolto a tutti coloro che in Italia si occupano di ottica adattiva per l’Astronomia e delle relative tecnologie collegate.

ADONI è la comunità italiana dei ricercatori nel campo dell’ottica adattiva e unisce astronomi e tecnologi INAF e di altri enti e università nello studio, lo sviluppo e l’implementazione di nuove tecnologie per le osservazioni astronomiche da terra e dallo spazio.

Il IV Workshop ADONI sarà l’occasione per presentare nuove proposte, raccontare esperienze e rafforzare la collaborazione tra progetti e gruppi di ricerca, con particolare interesse verso i giovani ricercatori che vogliono dare il loro contributo in questo campo, dove la comunità italiana continua a mantenere un ruolo di primo piano in ambito internazionale.

Tra i tanti temi che verranno affrontati durante il workshop ci sono i progetti di ottica adattiva presenti e futuri, l’ottica adattiva solare, i correttori di fronte d’onda e gli specchi deformabili, esperimenti di laboratorio, esperienze acquisite, metodi di caratterizzazione e validazione. E molto altro.

L’INAF – Osservatorio Astronomico d’Abruzzo è parte del Laboratorio Nazionale ADONI sin dalla sua istituzione. I ricercatori e tecnologi dell’Osservatorio di Teramo partecipano a diversi progetti di rilevanza internazionale, sia per l’astronomia da terra (con il supporto dello European Southern Observatory, ESO) sia per applicazioni dallo spazio (in contatto con il Jet Propulsion Laboratory e la NASA negli Stati Uniti). Tra i progetti supportati da ESO sono da ricordare ERIS (Enhanced Resolution Imager and Spectrograph), attualmente in fase finale di test al Very Large Telescope dell’ESO, e MAORY (Multi-conjugate Adaptive Optics RelaY), quest’ultimo in fase finale di progettazione e destinato all’Extremely Large Telescope, il colossale telescopio dell’ESO che avrà un “occhio” da 39 metri di diametro e che è attualmente in costruzione sulle Ande Cilene.