Roseto, calendario 2020 dedicato alle ‘metamorfosi’ della Piazza della Stazione

Roseto. Dal 2010 fino a oggi ininterrottamente ogni anno è stato pubblicato il calendario dedicato alla città di Roseto.

Era il 2010, anno dei festeggiamenti dei primi 150 anni della città (1860-2010), quando fu pubblicato il libro dal titolo “Roseto degli Abruzzi. La cartolina racconta la storia della città”, da parte degli autori Emidio D’Ilario e Luciano Di Giulio, quando i due decisero di comune accordo con la Tipolitografia Rosetana di continuare la pubblicazione di un calendario annuale dedicato alla Città delle Rose abruzzese.

Il primo calendario con immagini della città progettato e selezionato nel 2010 fu quello dell’anno 2011 e di anno in anno si è arrivati alla sua decima edizione, quella del 2020 che porta il nome di “metamorfosi di una piazza”.
Sono 12 le immagini che ripercorrono da fine ‘800 a oggi i vari cambiamenti e i vari nomi che ha interessato la centralissima Piazza della Stazione.

Inizialmente, ai tempi di Rosburgo, la piazza non aveva un nome ma da quando fu costruita la stazione ferroviaria assunse il nome (non ufficiale) da parte dei residenti di Piazza della Stazione. Il suo primo nome ufficiale fu quello di Piazza Umberto I con cartoline che mostrano una grande piazza a Rosburgo. Il suo secondo nome le fu dato a pochi anni da regicidio del re Umberto quando la piazza assunse il nome di Piazza della Libertà con immagini di bellissimi giardini a Rosburgo.

Il terzo nome mostrato nelle cartoline d’epoca del calendario, durante il periodo fascista (anni 20 e ’30, tra Rosburgo fino al 1927, e Roseto degli Abruzzi) fu quello di Piazza del Littorio che vede una fontana rotonda con uno zampillo d’acqua che fuoriesce fa un fascio littorio.

Il quarto nome che corrisponde all’attuale Piazza della Libertà, nelle immagini proposte ci mostra i vari cambiamenti della piazza con la sostituzione della fontana da quella rotonda ad una di forma quadrata con l’acqua (del Gran Sasso) che sgorga da quattro zampilli posti ai quattro angoli che vanno a cadere su di un cubo in cemento scolpito posizionato al centro del manufatto.

La copertina del calendario mostra l’immagine della piazza della stazione come si presenta oggi, con due immagini scatti fotografici curati da Federico Serafini e Enzo Pisciella. Da dieci anni la stessa tipografia, una delle più antiche della città stampa il calendario della città.

Questo il commento dei due collezionisti e storici Emidio D’Ilario e Luciano Di Giulio che mettono a disposizione il loro archivio fotografico: “Ormai da 10 anni proponiamo ai titolari della Tipolito Rosetana alcune immagini tra le migliaia di cartoline d’epoca in nostro possesso e ogni anni anno scopriamo che ci sono vie, piazze, panorami e angoli della città che sono scomparsi o cambiati. Con il calendario che ripropone scatti ormai perduti si rivaluta la conoscenza di un luogo e si rivaluta la storia di una città che non si deve dimenticare”.

Il calendario 2020 “Metamorfosi di una piazza”, stampato il soli 1000 esemplari, sarà disponibile gratuitamente presso la sede della Tipolito Rosetana in via Brasile nella zona industriale a Roseto degli Abruzzi e la domenica mattina presso il locale Circolo Filatelico Numismatico Rosetano.

 

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