Giulianova. Gli ultimi giorni di Pompeo in scena sabato, alle ore 21,30, al Circolo culturale “Il nome della Rosa” di Giulianova paese. Un reading liberamente tratto dall’omonima opera di Andrea Pazienza, pubblicata nel 1987 ad un anno dalla sua morte. Il Pompeo di Paz non è solo la storia di un artista che si confronta con il suo devastato e frenetico quotidiano, che si ribella e che si arrende molteplici volte, che urla il suo disagio ed il suo “non appartenere” al mondo circostante. E non è nemmeno unicamente un testamento ideologico o una sorta di premonizione dell’autore che piano piano stava scivolando senza scampo nell’abisso dell’eroina, in cui sarebbe sprofondato definitivamente un anno più tardi, come era già accaduto ad alcuni dei suoi compagni di avventura (Stefano Tamburini su tutti).
Gli ultimi giorni di Pompeo sono qualcosa di più complesso, di più sfaccettato. Un’opera capace di trascendere il semplice contesto di prodotto subculturale per cui era destinata, diventando vera e propria Letteratura. Una celebrazione delle ansie, paure e contraddizioni di un’intera generazione. Dell’uomo moderno. Dell’essere umano in quanto tale.
Un mirabile racconto di impotenza ed onnipotenza allo stesso tempo, affidato ad un pennarello nero e a dei fogli quadrettati su cui l’autore letteralmente vomita il vortice delle emozioni, dei dubbi, dei turbamenti, degli incubi che si affastellano nel suo cervello. Sabato sera lo spettacolo dedicato a Paz, non solo un monologo, ma una danza disarmonica di voci, suoni, musiche e rumori: un’esperienza tutt’altro che confortante.