Festival delle letterature. in 7mila a Pescara. Chiudono Autieri e Moccia

festival_autieriUn pubblico entusiasta si è raccolto questo fine settimana nel centro storico di Pescara per il IX Festival delle Letterature dell’Adriatico. Tra il 16 e il 20 novembre scorsi i sessanta appuntamenti con 100 tra scrittori, performer e artisti hanno calamitato nel capoluogo adriatico circa 7mila presenze, provenienti anche da fuori regione.

Tra di loro, più di 1000  hanno assistito agli appuntamenti con i nomi di maggior richiamo, a partire dall’inaugurazione con Stefano Benni e dalle presentazioni dei libri di Luca Sofri, Vincenzo Latronico, Paolo Di Paolo, Serena Autieri e Federico Moccia, per passare ad autori locali come Giovanni D’Alessandro, Bibiana La Rovere e Angela Capobianchi o penne italiane emergenti come Benedetta Palmieri, Eva Clesis e Tenera Valse, per finire con il reading tratto dal libro di Licio Di Biase “Oh che bel sito!” e il seminario di Silvano Agosti “Dall’impotenza alla creatività”.

 

Grande successo anche per l’unica tappa abruzzese dell’emozionante concerto “Baccini canta Tenco – Porto a spasso Luigi nei teatri”, inserito nel cartellone del Festival grazie alla collaborazione con l’agenzia Events 365: in questa occasione è stato consegnato a Francesco Baccini il premio “Parole e musica – Torri Camuzzi”, per aver saputo intuire i movimenti del panorama culturale italiano come se li avesse osservati dall’alto.

Tantissima la folla intervenuta, infine, per la presentazione dell’antologia “Outlet Shopping Stories”, frutto di un contest ideato dal Festival insieme al main sponsor Città Sant’Angelo Village: il vincitore del premio della giuria tecnica Alessio Iezzi ha ricevuto una targa e la vincitrice assoluta Annalisa D’Alessandro ha regalato l’iPad, a lei destinato, alla direzione della casa circondariale di Chieti, rappresentata dalla direttrice Giuseppina Ruggero e dal commissario Valentino Di Bartolomeo. Il premio è stato estratto a sorte fra i tredici ospiti della casa circondariale che avevano partecipato al contest e andrà alla detenuta Angela Girinelli.

 

Il programma del IX Festival delle Letterature dell’Adriatico ha avuto numerose incursioni nel mondo enogastronomico, artistico e musicale del panorama locale, come gli affollatissimi aperitivi letterari, offerti dalle cantine aderenti all’associazione Vignaioli d’Abruzzo, gli apprezzati menu letterari ideati dai locali del centro storico e gli appuntamenti di successo del “Festival Off!”, prosecuzione in notturna del Festival con performance musicali e reading.

 

La mostra “Bang! – I maestri del fumetto italiano”, dedicata al compianto editore Sergio Bonelli e allestita dalla Scuola Internazionale di Comics con circa 60 esclusive tavole originali di “Tex Willer” e “Magico Vento”, resterà visitabile ad ingresso gratuito fino a domenica 27 novembre, dalle 17 alle 22, e sarà una preziosa occasione per osservare le tecniche degli artisti e la loro personale interpretazione dei personaggi. Il curatore Marco Bianchini, fumettista e illustratore, disegnatore di “Tex Willer” e “Mister No” e direttore della Scuola Internazionale di Comics di Firenze, e la direttrice della Scuola Internazionale di Comics di Pescara Raffaella Massacesi sono riusciti a mettere per la prima volta insieme firme come Bruno Brindisi, Raul e Gianluca Cestaro, Fabio Civitelli, Raffaele Della Monica, Pasquale Frisenda, Mario Rossi, Rossano Rossi, Andrea Venturi e lo stesso Marco Bianchini. «La Scuola Internazionale di Comics ha scelto Tex Willer – spiega Raffaella Massacesi – perché disegnarlo è il banco di prova dei grandi disegnatori: è difficilissimo ritrarre personaggi in movimento o gruppi di persone e animali. Inoltre per noi Tex è la metafora del contemporaneo: oggi abbiamo bisogno di immaginazione, di audacia, di essere “scout pronti all’avventura”».

 

Sulla pagina ufficiale di Facebook del Festival (www.facebook.com/Festivaldelleletteraturedelladriatico), e presto anche sul guestbook del sito www.festivaldelleletterature.com, appaiono già i primi commenti degli autori che vi hanno partecipato, come quello di Silvano Agosti: “Un festival che ha rivelato la grandezza di chi nasce e la potenzialità affascinante di chi cresce rapidamente. Sono stato contento di notare che la materia prima del Festival erano le persone che venivano non per infrangere la loro noia, ma persone contente di essere lì. Il Festival è stato qualcosa che è appartenuto a tutti”.

 

Daniele Galli


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