L’Aquila. Le fisiche Silvia Celli e Irene Nutini hanno ricevuto dall’INFN il Premio “Bruno Rossi” 2020 per le tesi da loro discusse al termine del dottorato in Astroparticle Physics del Gran Sasso Science Institute, giudicate dalla Commissione Scientifica Nazionale II dell’INFN le migliori in Italia nel campo della fisica delle astroparticelle.
Silvia Celli e Irene Nutini hanno entrambe ottenuto il titolo di dottorato nel gennaio 2019.
La dottoressa Celli, autrice della tesi “Gamma-ray and neutrino signatures of Galactic cosmic-ray accelerators”, è attualmente ricercatrice post-doc presso la Research School of Astronomy and Astrophysics della Australian National University a Canberra (Australia) e si occupa di modelli di propagazione di raggi cosmici di alta energia.
La dottoressa Nutini, autrice della tesi “The CUORE experiment: detector optimization and modelling and CPT conservation limit”, è ricercatrice post-doc presso l’Università di Milano Bicocca, continuando il suo lavoro di ricerca negli esperimenti CUORE e CUPID per lo studio del decadimento doppio beta.
Per il terzo anno questo riconoscimento premia ex-allievi del dottorato in Astroparticle Physics del GSSI: nel 2018 e nel 2019 a vincerlo erano stati rispettivamente Simone Marcocci e Lorenzo Pagnanini.
“È un’ottima notizia non solo per Silvia e Irene, ma anche per tutto il Gran Sasso Science Institute”, afferma il prof. Ivan De Mitri, coordinatore del Dottorato di Ricerca in Astroparticle Physics al GSSI. “Si tratta infatti di un prestigioso riconoscimento che, per il terzo anno consecutivo, vede tra i vincitori dei nostri studenti, sottolineando sia la loro bravura che la qualità della didattica e della ricerca che il GSSI assicura in questo settore a studenti provenienti da tutto il mondo”.
Il premio intende ricordare la figura di Bruno Rossi, insigne fisico, che a seguito delle leggi razziali nel 1938 emigrò negli Stati Uniti, dove divenne professore al MIT, offrendo un contributo fondamentale alla fisica delle particelle elementari mediante lo studio dei raggi cosmici. Fra i suoi primi lavori, lo studio del decadimento del muone e la misura della sua vita media. Fu tra i primi a occuparsi di misure di astronomia X mediante l’uso di apparati nello spazio.