L’Aquila. Studenti, docenti, professionisti hanno assistito all’evento “L’Aquila guarda al futuro: l’Ingegneria al servizio della vita” con la partecipazione, come ospite d’eccezione, dell’ingegnere e compositore Davide Cavuti, a L’Aquila, presso l’Aula Magna della “Facoltà di Ingegneria” di Roio.
Nel corso della serata c’è stata la presentazione del libro “Le Vite”, edito da “S.L. Editore”, parte integrante del “Progetto Vitae” che racchiude oltre al libro, inoltre, il disco “Vitae” e il documentario “Preghiera”: la firma del progetto culturale è di Davide Cavuti, laureato in Ingegneria elettrica proprio all’Università dell’Aquila.
La manifestazione, organizzata dal “Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura, Ambientale (DICEAA)” dell’Università dell’Aquila e da “Asse Centrale Scarl”, dopo i saluti istituzionali, con l’Assessore comunale Vittorio Fabrizi, il si è aperta con il documentario “Preghiera” (2017), regia di Cavuti, con protagonisti Lino Guanciale, Michele Placido, Edoardo Siravo e le voci di Paola Gassman, Ugo Pagliai il docu è stato presentato alla 74ª “Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica” di Venezia e ha ricevuto numerosi premi tra cui la “Mention Award” all’IIS Film Festival in Turchia.
A seguire l’incontro con l’autore del libro: Cavuti ha ripercorso il suo cammino professionale diviso tra l’ingegneria e il mondo artistico (“ho iniziato a sei anni a suonare”) raccontando i rapporti lavorativi come compositore di Giorgio Albertazzi, Michele Placido, Pasquale Squitieri, Arnoldo Foà, Ugo Pagliai e recentemente con le collaborazioni con Lino Guanciale, Giorgio Pasotti, Edoardo Leo, Luca Argentero. L’intervista, intervallata da alcuni videoclip di Placido e Guanciale, è proseguita con la descrizione della sua attività di ingegnere e il suo ruolo di Direttore della Società Italiana della Scienza e dell’Ingegneria” e di docente del corso professionalizzante di “Ingegneria del miglioramento continuo” proprio all’Università dell’Aquila.
Vincitore del “Premio Flaiano” nel 2017 per la regia del film “Un’avventura romantica”, Davide Cavuti ha ricevuto, a sorpresa, il saluto dell’attore Edoardo Siravo, protagonista del documentario e del “Progetto Vitae”, amico e collaboratore di Cavuti da decenni; Siravo, che ha interpretato un testo di Foscolo, ha ringraziato Cavuti pubblicamente: “Credo che l’Abruzzo ti debba molto, sei stato straordinariamente bravo alla tua prima esperienza da regista nel film su Cicognini, dimostrando tutto il tuo essere eclettico, e non solo in questo lavoro” ha dichiarato l’attore.
Successivamente la parola è passata al Professore Emerito Enzo Chiricozzi (già Preside della Facoltà di Ingegneria e Prorettore dell’ateneo aquilano): il Professor Chiricozzi ha raccontato alcuni aneddoti di “Cavuti studente” e alla fine gli ha consegnato una targa leggendone la motivazione “Ingegnere virtuoso che trasforma l’arte in coraggio morale”.
“Desideravo realizzare qualcosa di importante per l’Aquila, un contributo al processo di ricostruzione di una città a cui sono molto legato per via della passata esperienza universitaria. ha dichiarato emozionato Davide Cavuti. Il “Progetto Vitae” è nato dall’esigenza di elevare l’attenzione e sviluppare la sensibilità umana sullo sfondo di un paesaggio ormai mutato, e cercare risposte e spunti di rinascita. Nell’affanno di vite sopravvissute e intente a ricostruire, l’arte è il sostegno dell’anima, essa rende eterni i sentimenti che avvicinano e legano gli uomini nei momenti difficili. Salviamo questo spazio ancora concesso ai nostri sogni affinché la speranza diventi un segno di libertà” ha concluso Cavuti.
A seguire c’è stata la lezione del Prof. Angelo Luongo, direttore del DICEAA, dal titolo “L’ingegneria Strutturale oggi: tra razionalismo, empirismo ed intelligenza artificiale”. Successivamente è stato proiettato il documentario “Smart Tunnel” con l’intervento dei protagonisti,
il vice-presidente di “Asse Centrale” Gianni Frattale, il presidente di “Gran Sasso Acqua” Fabrizio Airaldi, l’Ing. Silvio Rotilio del settore ricostruzione del comune dell’Aquila, il Prof. Fabio Graziosi (Università dell’Aquila), l’Ing. Antonio Tramontano (direttore tecnico di “Asse Centrale”).
L’opera, che è giunta all’85% di realizzazione, è un fiore all’occhiello per la città dell’Aquila e non solo.
Dopo l’intervento dell’assessore regionale Guido Quntino Liris, la giornata si è conclusa con la consegna di una targa ai relatori da parte dell’Ing. Giuseppe Zia, del Consigliere regionale Americo Di Benedetto e dell’Ing. Elio Masciovecchio.
“L’ingegneria, la scienza e la tecnologia si evolvono ogni giorno per dare risposta alle richieste della società di oggi e per migliorare l’ambiente di vita – ha dichiarato il Prof. Gianfranco Totani docente di Geotecnica all’ateneo aquilano e coordinatore della manifestazione – In questa sfida, l’ingegneria si pone in primo piano fornendo conoscenze e metodologie che favoriscono innovazione e sviluppo di prodotti e di sistemi. È necessario dare sempre più spazio all’ingegnere per una dimensione di responsabilità generale e manageriale più ampia e complessa in tutti i settori di sua competenza. Ciò richiede un livello di conoscenze elevato che solo una formazione accademica di qualità, e necessariamente ampia, può garantire.”