L’Aquila, presentato il dossier L’Arte Salvata

arte_salvataL’Aquila. Sono 4.950 le opere d’arte, recuperate e messe in sicurezza in chiese e palazzi gravemente danneggiati dal sisma che il 6 aprile scorso ha colpito la città dell’Aquila.

Statue, dipinti, sculture, oggetti sacri e liturgici sono stati recuperati tra le macerie grazie all’impegno delle istituzioni, dei Vigili del Fuoco, delle Soprintendenze, delle forze dell’ordine e dei 350 volontari di Legambiente specializzati nella salvaguardia dei beni culturali in caso di calamità, che fin dal primo momento dell’emergenza hanno messo a disposizione energie e competenze.

E sono 247.532 i volumi, alcuni dei quali antichi e pregiati, provenienti dagli archivi storici e dalle biblioteche dell’Aquila, soprattutto la Biblioteca Arcivescovile e quella del Convento di Santa Chiara.

I dati sulle attività di Legambiente durante l’emergenza terremoto sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta proprio nel capoluogo abruzzese.

L’iniziativa rientra nell’ambito de L’Arte Salvata, la campagna di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile, realizzata con il patrocinio del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, dedicata alla salvaguardia del patrimonio culturale dai rischi naturali.

Gli interventi di recupero ai quali hanno partecipato i volontari di Legambiente riguardano in gran parte operazioni di recupero e trasporto nei magazzini temporanei o interventi di messa in sicurezza sul posto.

Le opere salvate risalgono a un arco di tempo che va dall’età medievale a quella contemporanea: come la Madonna con bambino del XII secolo, la croce processionale dell’Arcivescovado in bronzo del XIII secolo, un dipinto attribuito a Raffaello e un Cristo dipinto da Mattia Preti del XVII secolo.

I volontari hanno operato in edifici di straordinario interesse storico-artistico, come la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, il Museo Nazionale d’Abruzzo nel castello Cinquecentesco, il Duomo dei SS. Massimo e Giorgio, la Basilica di San Bernardino, il palazzo dell’Arcivescovado, la Chiesa del Suffragio o delle Anime Sante.

Secondo i dati del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio culturale, inoltre, i furti di opere d’arte nella regione, nonostante le gravi condizioni dovute al sisma, nel 2009 sono diminuiti rispetto all’anno precedente: 14 sono, infatti, quelli registrati (contro i 21 del 2008) per un totale di 59 oggetti trafugati di cui 30 provenienti da chiese e 29 da edifici privati.

Il 16 aprile, infine, in apertura della Settimana della Cultura, sarà inaugurata la mostra Terra Madre Abruzzo, organizzata da Legambiente, in collaborazione con il Mibac-Direzione Regionale per i Beni Storico-artistici e paesaggistici d’Abruzzo e con il museo di Celano, realizzata con i fondi del collegio dei geometri della Toscana.

Una sorta di “laboratorio aperto” nel museo di Celano che, per l’occasione, ospiterà sette madonne risalenti al ‘400 e al ‘500, recuperate nel Museo nazionale d’Abruzzo all’Aquila, di cui sarà possibile (su prenotazione) seguire le diverse fasi del restauro.

 

 

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