GuilmiArtProject: eventi di fine residenza con Juan Pablo Macías e Pietro Gaglianò

juan pablo macias ricognizioneGuilmi. Si conclude il 13 agosto, con la presentazione del progetto finale, la residenza di Juan Pablo Macías a GuilmiArtProject.

 
 Incuriositi dalla tendenza alla scrittura dell’artista messicano, dalle sue operazioni di riattivazione e corto circuito d’archivi e biblioteche, quest’anno GuilmiArtProject ospita per la prima volta un artista internazionale. Nel corso della ricognizione a fine maggio, egli ha avuto modo di sovrapporre al tessuto reale di Guilmi, un piccolo comune dell’Abruzzo, la propria griglia astratta di ragionamenti su dinamiche e rappresentazioni umane, sociali e politiche e sulla possibilità di rilevare paradossi nei processi istituzionali, in particolare sulla concezione dello spazio inteso come proprietà privata. Il lavoro svolto in paese parte da queste premesse generali e si concretizza in seguito ad un’ulteriore verifica nella scala ridotta della micro realtà abruzzese, con le proprie peculiarità storiche e contingenze contemporanee. Dotato di un alto grado d’urbanità, Macías trasforma scomodi assunti di resistenza al sistema in atti poetici, domestici, eppure puntuali e potenti. Il titolo del suo intervento a Guilmi, Preistorico In(n)umano, contempla una possibilità di salvezza: un atto brutale di rasa al suolo delle cattedrali d’indottrinamento conformista e di un auspicato azzeramento della storia. Tale ritorno al primordiale risuona nella doppia consonante (In(n)umano), la cui scrittura rivendica un idioma volutamente espressionista, come antitesi all’asetticità e all’appiattimento di una lingua globalizzata e semanticamente svuotata.
Per Juan Pablo Macías la residenza a GuilmiArtProject rappresenta inoltre l’occasione di poter continuare il progetto Tiempo Muerto, un giornale di cui è editore dal 2012, pensato come piattaforma di ragionamenti e di riappropriazione di un tempo che la società dell’economia di mercato considera “morto”, perchè slegato dai processi di consumo collettivi. Tiempo Muerto è stato presentato in importanti spazi espositivi quali il Kunstraum München, il MUCA-Roma di Città del Messico, lo Studio Gennai di Pisa, da Tranzitdisplay a Praga e all’interno della mostra collettiva Altars of Madness (2013) tenutasi al Casino Luxembourg e al Confort Moderne a Poitiers.
 
 La presentazione finale di Juan Pablo Macías sarà seguita da un’interpretazione edibile del progetto da parte di Andrea D’Amore, intitolata Le ricette non sono piatti da briganti. A completare l’articolazione del programma annuale di GuilmiArtProject ci saranno gli appuntamenti del 9, 11 e 12 agosto con la Nuova Didattica Popolare di Pietro Gaglianò. Il GAP-lab radiofonico L’amore ai tempi di Guilmi di Ilaria Gadenz, Carola Haupt (Radio Papesse) e Tiziano Bonini (Radio 24), tra il 9 e il 14 agosto. Un ulteriore GAP-lab dedicato alla realizzazione di set fotografici per Fern Blossom – produzione limitatissima e indipendente di capi d’abbigliamento e stampe serigrafiche originali – con la coordinazione generale di Federica Berardi e Valentina Cencetti.
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