Francavilla, al via la 66° edizione del Premio Michetti

Francavilla al Mare. Domenica, 2 agosto 2015, alle ore 19,00 presso il MuMi a Palazzo San Domenico in Francavilla al Mare, sede della Fondazione Michetti, l’annuale appuntamento con il Premio Michetti, dal 1947 il più importante e antico concorso di arte italiana e internazionale, giunto quest’anno alla sua 66° edizione che apre le sale della sua prestigiosa sede per ospitare numerosi eventi artistici. Nell’occasione saranno inaugurate le seguenti rassegne: “Rivelazioni – Arte contemporanea dalle collezioni del Premio Michetti”, la mostra “Omaggio a Gaetano Memmo”, “Emilio Sobrero.

Il percorso di un pittore tra Novecento e Post-Impressionismo, “Ex-libris del primo Novecento”Infine la mostra del restauro del Patrimonio della Fondazione eseguito dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti de L’Aquila, sotto la guida della prof.ssa Grazia De Cesare.

“Alla vigilia del settantesimo anno di esistenza del Premio Michetti,- afferma il presidente della Fondazione Michetti Vincenzo Centorame – nato tra le rovine materiali di una Italia distrutta, in cui alcuni uomini, che vedevano lontano pensarono alla ricostruzione spirituale dell’Italia, questa edizione è molto interessante e varia, anche per tutto quello che rappresenta. Il Premio Michetti supera l’indifferenza di tanti e lo fa con il sacrificio di uomini e donne di qualità e con il sostegno degli artisti. Abbiamo attinto anche ad una parte del nostro grande patrimonio, oltre a proporre idee originali che tutti potranno ammirare. Nell’assolutà libertà, che è sempre stato il prezzo pagato sulla via della coerenza e della serietà.”

Dedicata a Gaetano Memmo, pittore chietino scomparso lo scorso anno e rappresentante degli artisti abruzzesi nel Consiglio di amministrazione della Fondazione Michetti, la mostra omaggio è presentata da Carlo Fabrizio Carli che, attraverso una ventina di opere scelte, esemplari ed indicative, offre una panoramica dell’ultra sessantennale attività del maestro con l’intento di ricostruirne l’itinerario artistico. Alle iniziali esperienze informali, la riconnessione con il contesto della “Nuova figurazione” che viene elaborato da una ricerca personale del fenomenico per approdare negli anni Ottanta a una dimensione figurale ricercata espressa dall’evocazione di raffinate figure femminili su sfondi paesistici di linguaggio espressionistico. In contemporanea l’esposizione dedicata ad “Emilio Sobrero. Il percorso di un pittore tra Novecento e Post-Impressionismo” a cura di Giovanbattista Benedicenti, una mostra dedicata all’artista torinese attivo tra gli anni venti e i cinquanta del Novecento e riscoperto dalla critica da circa un ventennio. Fedele alla tradizione italiana e al tempo stesso aperto alla modernità europea, novecentista e post-impressionista al tempo stesso, capace di condensare nelle sue vedute e negli scorci di ambientazione romana, un senso di silenziosa e poetica sospensione del tempo quotidiano che lo avvicina alle atmosfere alla Hopper. “Ex-libris del primo Novecento”, per la prima volta in mostra al pubblico la più importante collezione di ex-libris italiani del primo Novecento di Giuseppe Cauti. Mirabile sintesi degli stili dell’arte del Novecento che spazia dal classico rinascimentale di Sartorio, Gagliardo, Cavallini, ai simbolismi surreali di Martini, al Decò di Rubino e all’espressionismo di Rognoni, solo per citare alcuni degli esemplari, la collezione Cauti ha trovato nella eccezionale vetrina del Premio Michetti il suo meritato riconoscimento che eleva gli ex libris a “simboli colti, intelligenti e ironici della coscienza, dei sogni e degli ideali dell’Uomo”.

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