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Concerto Ceciliano del Coro Selecchy a Chieti

Chieti. Il 25 novembre alle ore 19.15 nella Chiesa di Mater Domini di Chieti si terrà il Concerto del Coro Selecchy in onore di Santa Cecilia, festeggiata il 22 novembre. Patrona della musica, degli strumentisti e dei cantanti, martire cristiana, è sepolta nella Basilica a lei dedicata a Roma. L’evento è organizzato dal Coro Seleccchy,diretto dal Soprano Mariarita D’Orazio con l’accompagnamento musicale al pianoforte del M.Mimmo Speranza. Saranno eseguiti brani di celebri autori come Rossini,Chilcott, Lovland, Hayes,Coleman,Howard. L’ingresso è libero.

 Cecilia, nata da una nobile famiglia a Roma, sposò il nobile Valeriano. Si narra che il giorno delle nozze nella casa di Cecilia risuonassero organi e lieti canti e la vergine cantava nel suo cuore:-Conserva ,o Signore, immacolati il cuore e il mio corpo, affinchè non resti confusa-. Da questo particolare è stato tratto il vanto di protettrice dei musicanti. Confidato allo sposo il suo voto, egli si convertì al Cattolicesimo e nella prima notte di nozze ricevette il Battesimo per mano del Pontefice Urbano II. Tornato nella propria casa, Valeriano vide Cecilia prostrata nella preghiera con un giovane: era l’Angelo ,che da sempre vegliava su di lei. Insospettito, chiese prova dell’effettiva natura angelica di quel giovinetto: questi, allora, fece apparire due corone di fiori e le pose sul capo dei due sposi. Ormai credente convinto, Valeriano pregò che anche il fratello Tribuzio ricevesse la stessa grazia e così fu. I due fratelli convertiti sopportarono atroci torture e piuttosto che rinnegare Dio, vennero poi decapitati. Cecilia pregò sulla tomba del marito, del cognato e del generale Massimo( tutti e tre Santi venerati il 14 aprile),anch0egli ucciso perché divenuto cristiano. Cecilia, condannata alla decapitazione, ebbe tre poderosi fendenti dal carnefice, senza che la sua testa cadesse recisa. Aveva domandato e ottenuto la grazia di rivedere papa Urbano, prima di morire. In attesa di questa visita ella continuò per tre giorni a professare la sua fede. Non potendo proferire parole, espresse con le dita il suo credo in Dio uno e trino. E in questo atteggiamento l’ha scolpita il Maderno nella celebre statua. Cecilia venne sepolta nelle catacombe di San Callisto a Roma.