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Chieti, presentato nuovo Cda del Teatro Marrucino. Il sindaco e il vicesindaco: ‘Ripartiremo dalla cultura’

Il neo presidente: “Lavoreremo per costruire ponti e potenziare il cammino fatto per portare il teatro a fare da riferimento dentro e fuori i confini abruzzesi”

Chieti. Presentata stamane la nuova composizione del Consiglio di amministrazione della deputazione teatrale del Marrucino di Chieti, rinnovata a fronte delle indicazioni sui componenti da parte della Regione Abruzzo e di competenza dell’Amministrazione comunale. A presentare i componenti il sindaco Diego Ferrara e il vicesindaco Paolo De Cesare, che ha oltre alla Cultura una delega specifica al Teatro. Prima uscita pubblica per i designati: Giustino Angeloni, nel ruolo di presidente, Maria Cristina Stumpo e Paolo Roccioletti (nome designato dalla Regione) nel Cda; continuità per il direttore amministrativo della deputazione che resta Cesare Di Martino; presente anche il Maestro Ettore Pellegrino, direttore artistico del Teatro. Alla conferenza ha partecipato anche il consigliere regionale Mauro Febbo.

“Vogliamo restituire alla città un ruolo culturale di traino, innanzitutto in seno all’Abruzzo – così il sindaco Diego Ferrara – La nostra storia ce lo consente, come ce lo consentono le tante testimonianze artistiche e culturali e tutto quello che è successo a Chieti nei secoli su questo fronte. Siamo di fronte alla necessità di avviare la più importante rinascita di questo secolo a causa della pandemia, come amministrazione vogliamo che la cultura occupi in tal senso un ruolo di traino e di nuova energia, anche per via delle categorie che ne fanno da motore e che sono state ferme tutti questi mesi. Lo faremo con persone che hanno competenza e storia da mettere a disposizione della città, che sono figli di Chieti e che abbiamo indicato nelle nostre scelte perché siamo certi che sapranno dare un importante valore aggiunto al futuro del Teatro: con loro lavoreremo a un progetto comune, che è quello di vedere crescere ancora il nostro teatro, il più importante d’Abruzzo e fra i più pregiati d’Italia. Lo faremo anche senza lasciare indietro altre strutture e opportunità, come il Supercinema, che vogliamo abbinare a questo sviluppo, per restituirlo alla città. Al nuovo Cda un sincero buon lavoro e un incoraggiamento a guardare al futuro del Marrucino in grande e con stagioni che siano motivo e simbolo di ripartenza”.

“Ringrazio tutti coloro che si sono spesi per amore della città e consci della storia di questo teatro – così il vicesindaco Paolo De Cesare – In questi anni il teatro ha avuto un positivo cammino di rilancio, segnatamente all’ultima consiliatura e dobbiamo ripartire da qui. Al presidente Sicari giunga un ringraziamento sentito, perché non ha fatto mancare l’impegno costante, così il direttore artistico e quello amministrativo. Questo lavoro continuerà nella programmazione, ma presto anche a livello strutturale con la riqualificazione della platea e la sostituzione delle sedute, anche nei palchi, nonché con l’installazione di un ascensore e di una piattaforma che abbatterà tutte le barriere che oggi precludono il pieno utilizzo del teatro per le utenze deboli. In questi anni abbiamo offerto nomi di grande pregio e dovremo continuare a proporne di altissimo livello, ampliando l’offerta anche alla danza e a tante altre cose e sono certo che la compagine che abbiamo messo in campo riuscirà a farlo. Un gruppo di spessore, l’Amministrazione è riuscita a fare sintesi delle competenze in campo: abbiamo un presidente con una esperienza manageriale nella gestione, con un curriculum di altissimo livello; come lo è quello di Maria Cristina Stumpo, che ben conosce la cultura sia per essersene occupata, che per averla respirata attraverso la scuola di recitazione di suo padre e di cui è stata parte in questo teatro; come lo è, infine, quella di Paolo Roccioletti, che del Marrucino è stato presidente dal 2011 al 2015, quando il teatro aveva avviato un risanamento anche contabile. La mia idea è di rendere questa deputazione una cabina di regia per Chieti e l’Abruzzo, immaginando che si riescano a gestire gli spazi all’aperto della Civitella e del parco archeologico, che dopo Caracalla, Taormina e Sferisterio ci rendono interessanti come luoghi dove produrre cultura ed eventi, includendo anche il Museo Barbella. Ripartiremo dalla cultura, non facendo mai mancare fondi, anche attraverso il riequilibrio dei conti che ci aspetta e anche attivando progetti capaci di restituire alla città spazi perduti come palazzo Massangioli e l’Eden, dando attenzione e futuro sia ai contenitori, sia ai contenuti”.

“Ripagheremo le aspettative con i fatti – così il neo presidente Giustino Angeloni – Il problema più grande in questo periodo pandemico è quello di natura psicologica, una cura di cultura e teatro sarebbe la soluzione migliore per andare avanti. I problemi ci sono, siamo in attesa di leggere come le riaperture potranno avere luogo, se si tratterà di aperture solo all’aperto, verranno bene gli accordi che il Teatro verrà a stringere con la Soprintendenza e gli altri enti. Per quanto mi riguarda, oltre alla qualità del cartellone che è stata stupenda in questi anni, voglio così dare atto alle passate gestioni per il lavoro, io guardo al futuro da teatino DOC, ben conoscendo la storia, il valore e tutto ciò che il Marrucino rappresenta per la città e per i cittadini. La città dentro il teatro sarà un obiettivo che porteremo avanti, perché in questi spazi accadano matrimoni, lauree, feste, convention della nostra economia, ancora di più: perché così è stato nel Novecento, quando la città ballava qui dentro e la banda di Chieti addirittura ci viveva durante le prove. Il teatro è la vita della città e deve essere a disposizione e diventare oggetto di interesse ancora maggiore. Attiveremo subito tante sinergie, vogliamo costruire ponti anche con grandi realtà fuori dall’Abruzzo, come Reggio Emilia e Parma, città dove ho lavorato e di cui sono stato parte a livello culturale, com’è accaduto con il Teatro Regio di Parma di cui sono stato componente per Confindustria e lì ho imparato e visto cosa una grande struttura teatrale deve e può fare. Ho ricevuto tanti incoraggiamenti in questi giorni, mi spiace per qualche visione distonante, per via la mia storia e appartenenza politica, ma ritengo che parlando di cultura sia proprio la contaminazione l’elemento che porta all’arricchimento e di ciò ringrazio questa Amministrazione che ha messo in pratica questa convinzione dandomi fiducia. Lavoreremo insieme, apriremo le porte alle scuole, oltre che alla città, facendoci ciceroni della storia del Marrucino e mettendola a disposizione con quel quid giusto di teatinità che non ci faccia dimenticare la nostra storia e ci faccia capire che chi costruire bene il futuro, deve conoscere bene anche il passato”.

“Sono felice e onorata di questo incarico – così Maria Cristina Stumpo – Lavoreremo affinché il Teatro continui la sua crescita. La partecipazione della città alle iniziative del teatro, la riproposta della scuola di recitazione aperta a tutti e a tutto quello che potrà portare consensi e sinergie sono importanti, a partire con la sinergia con l’Università e vanno coltivate. Ringrazio l’Amministrazione per la fiducia che mi è stata concessa, perché posso promettere che non sarà tradita”.

“Il teatro Marrucino è il teatro lirico d’Abruzzo – così Paolo Roccioletti – un simbolo di tutta la regione e che ci rappresenta in Italia e tutto il mondo. Il nostro teatro deve essere espressione della cultura di cui siamo portatori e deve riprendere il ruolo che aveva un tempo e che poi ha perso. Lavoreremo per riportarlo agli splendori di una volta e piano piano ci riusciremo: dobbiamo puntare su Chieti e sulla nostra storia perché la lirica in Abruzzo è di casa qui a Chieti. Con la Regione potremo portare avanti un dialogo costruttivo per avere i contributi che servo no a questo scopo, affinché l’attività del teatro diventi un valore aggiunto per l’economia di questa città, di cui deve tornare volano e sono certo che non ci farà mancare il supporto per riuscirvi”.

“Ringrazio l’Amministrazione comunale per la mia riconferma a direttore amministrativo – dice Cesare Di Martino – così come il presidente Sicari che si è battuto e ha difeso questo teatro. Sono certo che il nuovo presidente farà altrettanto e saprà mettere in campo nuove politiche e azioni per consolidare e potenziare quello che è stato fatto. In questi anni abbiamo avuto una positiva collaborazione con il personale e confermo il mio impegno pieno e convinto anche in questa consiliatura”.

“Armonia è la parola chiave a cui abbiamo condotto il lavoro della programmazione, fin qui ben consci che questo teatro è il contenitore culturale più importante della Regione Abruzzo – così il maestro Ettore Pellegrino – e con la stessa armonia e maggiore attenzione richiesta dall’Amministrazione comunale per aumentare la qualità e avere sempre personaggi importanti a teatro continueremo. Subito avremo una collaborazione con Ravenna Festival, la domanda ministeriale scadrà fra qualche giorno, continueranno le aperture verso l’esterno per consolidare il lavoro di sinergia, anche perché le coproduzioni con altri grossi enti non solo aprono possibilità, ma aumentano la qualità dell’offerta e sostengono i costi. A tutti buon lavoro e in vista della ripresa daremo il massimo possibile”.

“Alla mia città e al mio Abruzzo tengo molto – ha concluso il consigliere Mauro Febbo – e dico che la Regione che mi onoro di rappresentare in tale sede, è vicina al Teatro, darà la massima attenzione al Marrucino e a tutto ciò che può essere fatto in termini di idee e progetti attraverso il FESR a cui stiamo lavorando, non resta che riceverli e dal canto nostro prenderemo l’impegno di finanziarli”.