L’ospite in studio col suo racconto fa venire la pelle d’oca ai telespettatori, Fabio Fazio trattiene a stento l’emozione
L’ultima puntata di Che tempo che fa ha fatto registrare numeri da capogiro, la nuova avventura su Nove di Fabio Fazio è partita davvero col botto. Tra gli ospiti illustri che si sono avvicendati in studio, uno in particolare ha fatto commuovere il pubblico con un racconto abbastanza toccante.
Amatissimo sui social e ancor prima cantante di successo, ha avuto modo di parlare anche della malattia che lo ha colpito – di recente ha di nuovo rischiato la vita a causa di due ulcere. Nella narrazione non poteva non rientrare un’altra grande personalità che la sua battaglia purtroppo l’ha persa a inizio anno.
È uno dei personaggi più in vista degli ultimi anni: cantante, giudice, influencer e chi più ne ha più ne metta. Impossibile per Fabio Fazio non invitarlo nel nuovo studio di Che tempo che fa, la trasmissione che da qualche settimana non va più in onda su Rai Tre ma su Nove. Il focus della discussione si sposta presto sulla malattia che ha colpito l’ospite in tempi recenti, un tumore neuroendocrino al pancreas.
La notizia era arrivata come un fulmine a ciel sereno a marzo nel 2022 sui social, era stato proprio Fedez a diffonderla via social. Poi l’operazione e un complicato percorso di guarigione nel segno degli incoraggiamenti di Gianluca Vialli, che lo chiamò poche ore prima dell’intervento. “Non ci siamo mai visti di persona ma se guardo una sua foto mi viene da piangere, è surreale”, ha ammesso il rapper visibilmente emozionato.
Il racconto poi prosegue nel ricordo della figura dell’ex calciatore scomparso il 6 gennaio di quest’anno, dopo aver combattuto a lungo contro una malattia molto simile: “La sera prima di essere ricoverato, siamo stati al telefono parecchie ore. È incredibile come una persona che stava anche lei vivendo in quel momento un dramma, riusciva a ritagliarsi del tempo per dare conforto a una persona che non conosceva minimamente. Questo la dice lunga su chi fosse Gianluca umanamente”.