L’uscita di Amadeus dalla Rai a favore de Il Nove avrebbe delle motivazioni che ancora nessuno sapeva, ma sono state rivelate. Eccole.
Dopo 25 anni nella Tv di Stato, il cambio di rete da parte di Amadeus ha fatto più che notizia: nessuno si aspettava un allontanamento da parte di quello che a tutti gli effetti era diventato il protagonista delle serate e dei programmi Rai, il conduttore di punta, autore e fautore di un’epoca costellata dai 5 Festival di Sanremo forse più belli di sempre
Ma anche le favole più belle sono destinate ad avere una fine, lieta o meno che sia. E quella tra Amadeus e la Rai, un finale tanto lieto non lo ha avuto, dal momento che il conduttore ha scelto inesorabilmente di passare a Il Nove, il canale di Discovery dove già si sono spostati, a inizio della scorsa stagione, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, alla guida di Che tempo che fa.
Ci si è spesso chiesto quali siano state le motivazioni di questo cambio di rotta di Amadeus, che già nel 2006 aveva lasciato la Rai (ma per andare in Mediaset, dove tuttavia non ha avuto questo gran successo) dove era tornato dopo appena due anni, arrivando poi a diventare quello che è ora. Ma probabilmente c’è qualcosa che è mancato a Amadeus nei suoi anni in Rai, che sono destinati a concludersi con un non ritorno.
La discriminante nella scelta di passare a Discovery, e in particolare al canale Il Nove, sembra essere stata la promessa di avere carta bianca nel proporre nuove idee e poter “inventare”, non solo eseguire, nei programmi che andranno in onda sul canale.
Sembra che già in passato Amadeus avesse espresso il desiderio di concentrarsi sull’ideazione di nuovi format con la sua società, e sulla vendita alle emittenti televisive private e non.
“Il Nove è una rete dinamica, classica ma allo stesso tempo allegra”. Queste le parole di Laura Carafoli, manager di Discovery, parlando del rapporto che l’emittente intende instaurare con Amadeus. Ed ha aggiunto: “Amadeus può portare le sue idee. Lui è carico di entusiasmo, è un ragazzino di 61 anni”.
Manca poco dunque all’inizio di questa nuova avventura per il conduttore ravennate, anche se ancora non si sa quali saranno le sue mansioni in Discovery e che tipo di programma (e fascia oraria) andrà a condurre o produrre o ideare. Di sicuro, la sua nuova esperienza sarà un successo.