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Alessio Romano e Pamela Schoenewaldt ospiti di Ariel a Castello

Casoli. Mercoledì 8 agosto la terza serata di Ariel a Castello ospita Alessio Romano e Pamela Schoenewaldt. Si inizia alle ore 19 al Castello Ducale con Alessio Romano intervistato dal giornalista Simone Gambacorta, responsabile delle pagine culturali del quotidiano teramano “La Città”.

 Pescarese, classe 1978, docente alla Scuola Holden, Alessio Romano – già autore di “Paradise for all” (Bompiani), “Solo sigari quando è festa” (Bompiani 2015) e curatore della raccolta di racconti “Gli stonati. Manifesto letterario per la legalizzazione della cannabis” (NEO edizioni, 2017) – omaggia Lisbona nel suo ultimo libro “D’amore e baccalà” (EDT Edizioni). La più poetica delle capitali europee è infatti la destinazione di Alessio, giovane scrittore inviato in Portogallo per scrivere di cibo e cucina. Nella città di Saramago, Tabucchi e il tram numero 28, sospesa tra sogno e realtà, Alessio incontra Beatriz, una cameriera bellissima, scontrosa ed evanescente.

 Ritrovarla nel dedalo del centro storico sarebbe impossibile, senza l’aiuto di complici inattesi: gli spiriti guida di Amália Rodrigues, Ingrid Bergman, Fernando Pessoa, in mezzo alle tascas, le taverne in cui si mangiano cinquanta sfumature di baccalà ascoltando la musica più struggente che esista, il fado. Al termine della presentazione, si potranno degustare prodotti tipici della tradizione enogastronomica abruzzese.

 Alle 21 il festival dannunziano prosegue con Pamela Schoenewaldt e Maria Baiocchi, autrice e traduttrice del romanzo “Straniera”, novità editoriale della Ianieri. A condurre l’incontro la scrittrice Maristella Lippolis.

 “Uno stile franco e diretto, la memoria trattata con affetto”, così Dacia Maraini sul romanzo della Schoenewaldt. Ambientato nella seconda metà dell’Ottocento a Opi, paesino di pastori sui monti dell’Abruzzo, durante il periodo in cui il miraggio della “fortuna” in America richiama frotte di giovani disperati Oltreoceano, “Straniera” narra la storia di Irma che, giovanissima, sul letto di morte della madre sente pronunciare la supplica “Irma, non morire tra gli stranieri”, quasi un mantra che la ossessionerà per molto tempo. Profondamente legata alle sue radici, deciderà di partire spinta soltanto da un timore inconfessabile e dalla mancanza di prospettive. Da ragazzina timida e ignorante, armata solo dell’ago con cui ricama panorami incantevoli, inizia un lunghissimo percorso di emancipazione all’insegna del coraggio e dell’affermazione di sé. Irma diventerà una giovane donna realizzata e autonoma, in grado di accettare il suo destino e la sua nuova patria senza mai rinnegare le amate radici.

 Pamela Schoenewaldt è una scrittrice americana che vive a Knoxville, Tennessee (USA), Ha insegnato Letteratura inglese presso l’Università del Tennessee e a Napoli, dove ha vissuto per dieci anni. Ha pubblicato tre romanzi storici sull’esperienza dell’emigrazione: “When we were strangers” (2011), “Swimming in the Moon” (2013) e “Under the same blue sky” (2015). Vincitrice di diversi premi internazionali per i suoi racconti, i suoi libri sono già stati pubblicati in olandese, tedesco, polacco e russo.