Da venerdì 24 a domenica 26 giugno a Pescara, nello scenario naturale del Parco Di Cocco, IndieRocket presenta una tre giorni con oltre venti ore di musica dal vivo, articolata su due palchi, con artisti provenienti da tutto il mondo e una lineup ricca di anteprime ed esclusive per il territorio italiano.
Il primo round di annunci vede tra i protagonisti Ghetto Kumbé, al debutto in Italia, il trio di musicisti colombiani che combina il ricco patrimonio musicale della loro madrepatria con suoni di derivazione afro-house e bass, dando vita ad un rituale sonoro catartico, dalla forte impronta percussiva.
Dalla capitale della Repubblica Democratica del Congo, Kinshasa, arrivano invece Fulu Miziki, collettivo multidisciplinare di artisti che si definiscono Eco-Friendly-Afro-Futuristic-Punk-Assemble: un’orchestra che realizza i propri strumenti così come i costumi di scena assemblando materiale di scarto e il cui suono supporta un messaggio panafricano di liberazione artistica e di pace.
Dal cuore dell’Europa, Vienna, provengono invece Elektro Guzzi, la live techno band che attraverso un interplay di matrice jazz, supera i confini tra analogico e digitale, con un suono affilato e solidissimo e che presenterà sul palco di IndieRocket il nuovo album “Triangle”.
Francesi di nascita e con lo sguardo puntato su rotte e suoni provenienti dal Mediterraneo, sono i Crimi, progetto in cui il frontman Julien Lasuisse, utilizzando il dialetto siciliano imparato dai nonni, dà vita ad un groove della diaspora, che si muove tra raï algerino e funk di New Orleans, afrobeat e ballate popolari.
San Diego, USA, segna invece il passaporto dei Crocodiles, duo storico della scena garage-indie americana, pronto a tornare sulle scene con un nuovo lavoro, che presenterà sul palco di Pescara. E ancora, Eva Geist, songwriter e producer italiana, già metà del duo Il Quadro Di Troisi con Donato Dozzy, il cui live set solista, in scaletta ad IndieRocket, si muove tra ricerca elettronica e forma canzone e Bait & Borghi, progetto che vede protagonisti Claudio Fagnani (già Gommage) e Pepi, un esperimento che fonde il loro rispettivo background trance con suoni geologici e culture tribali.
Altri nomi sono in arrivo nelle prossime settimane per una lineup ricchissima e ancora tutta da scoprire. “Dalle difficoltà vogliamo riemergere sulle note di un gioco dettato dalle stelle – sottolinea l’Associazione IndieRocket, organizzatrice del festival – ed è per questo che l’ambientazione grafica dell’IRF 2022 diventa visionaria e richiama l’avatar zuccheroso di un planetario immaginario. Un universo virtuale che sembra creato in computer grafica, ma in realtà nasce da elementi tutti materici: biglie di vetro a simulare pianeti, zucchero filato che si trasforma in chiome d’albero e così via in un infinito gioco di metamorfosi creative. Per tracciare in questo cosmo cupo una Via Lattea coloratissima, fatta di piccoli passi di danza che ci riportino alla luce”.