Chieti, Cineforum all’Università D’Annunzio

Chieti. Partirà domani, mercoledì 8 ottobre, “Cineforum”, rassegna cinematografica organizzata per il quarto anno consecutivo dall’Associazione Studentesca 360 Gradi.

 
 Il tema di quest’anno è “Visioni Adriatiche”, titolo che racchiude il momento del vivere e raccontare (vedere – visione) e la forza di guardare al futuro con fiducia (visione premonitrice). I film scelti raccontano le storie della situazione sociale e politica della penisola balcanica, terra ad un passo dalla nostra e con la quale abbiamo condiviso parte dei drammi e delle lotte.
 
 Questioni troppo poco trattate e tuttavia cruciali per comprendere la contemporaneità. Il Cineforum è un’occasione per scoprire come queste storie sono state tradotte in pellicola da parte di registi sensibili a tali argomenti, e riflettere ed ascoltare le opinioni di esperti dei temi trattati. Occasione per discutere ed informarsi, e familiarizzare con l’ambiente universitario, fatto soprattutto di persone. Da anni 360 Gradi organizza progetti culturali volti non solo alla circolazione di informazioni e alla sensibilizzazione su tematiche di rilevanza politica e sociale, ma anche e soprattutto alla condivisione di idee, all’espressione di pensieri, alla socializzazione.
 
 Il Cineforum è proprio uno di questi progetti, organizzati dagli studenti per – ma non esclusivamente – gli studenti. Le proiezioni dei film si terranno alle 18.30 presso l’Emeroteca, Facoltà di Lettere di Chieti (piano terra), tranne quella del 22 ottobre che avrà luogo all’Università di Pescara (Aula Federico Caffè). In occasione della giornata di apertura del Cineforum, la proiezione del film “Venuto al Mondo” sarà preceduta da un aperitivo aperto a tutti alle ore 17.30. Il progetto è realizzato con i fondi per le iniziative e attività sociali e culturali degli studenti dell’Università “G. d’Annunzio” per l’anno accademico 2013-2014.
 
 Questo il programma completo del Cineforum: 8 ottobre –  “Venuto al mondo”(2012): Un film di Sergio Castellitto con Penelope Cruz e Adnan Hascovic. Trama: Nel 2009 Gemma decide di partire dall’Italia per Sarajevo portando con sé il figlio adolescente Pietro; all’aeroporto viene accolta dall’amico fraterno Gojko, un poeta bosniaco che ai tempi delle Olimpiadi invernali del 1984 le fece conoscere il fotografo Diego, con cui lei visse un’appassionata storia d’amore, sebbene tormentata dalla scoperta della propria sterilità e dal ricorso alla maternità surrogata di una ragazza bosniaca. Il film si svolge su tre piani temporali che si intrecciano: quello attuale (2009), l’epoca in cui nasce la storia (1984) e i primi anni della guerra dei Balcani (1992). 
 
 15 ottobre – “No man’s Land” (2001): Un film di Danis Tanovic con Simon Callow e Branco Djuric. Trama: Due soldati, il bosgnacco Ciki e il serbo-bosniaco Nino, si ritrovano in una trincea tra le due linee nemiche. Il primo è sopravvissuto da un attacco delle truppe serbo-bosniache, il secondo si era recato nella trincea assieme a un commilitone più anziano per una perlustrazione. Ciki, però, uccide l’anziano e prende in ostaggio Nino. Nel frattempo Cera, un altro soldato bosgnacco, riprende conoscenza, ma non può muoversi perché ha sotto di sé una mina balzante, messa da Nino e dal suo commilitone poco prima che quest’ultimo morisse e che esploderebbe se lui si alzasse. Un casco blu delle Nazioni Unite francese interviene per risolvere la situazione, anche se incontra molte difficoltà da parte dei suoi superiori, più preoccupati di rispettare la linea ufficiale di neutralità verso le parti che di aiutare realmente i tre soldati.
 
 22 ottobre – “Resolution 819” (2008): Un film di Giacomo Battiato con Benoit Magimel e Hristo Shopov. Trama: Nel luglio del 1995, nell’enclave di Srebrenica, le truppe paramilitari serbo-bosniache di Ratko Mladi? compiono un massacro di civili musulmani. La risoluzione 819 delle Nazioni Unite garantiva protezione alla città: di fronte alla conquista della zona protetta, invece, le forze dell’Onu hanno volto lo sguardo dall’altra parte. L’alta corte di giustizia dell’Aja invia il poliziotto francese Jacques Calvez per scoprire cosa sia accaduto ai civili scomparsi: è un viaggio all’inferno. Calvez, tra grandi difficoltà, si imbatte in una realtà ancora in guerra. Per anni si batte per scoprire le fosse comuni e trovare le prove delle torture e degli omicidi commessi dall’esercito di Karadzic e Mladi?. 
 
 29 ottobre – “Underground” (1995): Un film di Emir Kusturika con Miki Manojlovic e Lazar Ristovski. Trama:  Nel 1941 dopo il primo raid aereo tedesco su Belgrado, comincia l’ascesa del compagno Marko (Manojlovic), partigiano e borsanerista. In due anni lui e il suo amico Blacky (Ristovski) accumulano una fortuna e la fama di eroi della resistenza finché convincono il loro clan a rifugiarsi in un sotterraneo e a fabbricare armi e altri prodotti per il mercato nero. Fa credere a tutti che la guerra continua, e intanto diventa un pilastro del regime socialista di Tito. L’inganno dura fino al 1961, e nel trentennio successivo muoiono di morte violenta l’attrice Natalija, Marko, l’innocente suo fratello Ivan (Stimac) e Jovan (Todorovic), figlio di Blacky che, tornato nel sotterraneo, sbuca attraverso un tunnel sul Danubio dove ritrova tutte le persone scomparse che ha conosciuto.
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