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Chieti, secondo appuntamento del cartellone Contemporaneo al Teatro Marrucino

Chieti. Doppio appuntamento, 20 e 21 febbraio, ore 21, al Teatro Marrucino di Chieti con Il Nuotatore della Compagnia Teatro Immediato.

Secondo dei quattro appuntamenti della stagione Teatro Contemporaneo 2014 al Teatro Marrucino di Chieti, curata da Edoardo Oliva, lo spettacolo Il nuotatore scritto da Vincenzo Mambella, trova libera ispirazione sia dall’omonimo racconto breve di John Cheever sia dal film Un uomo a nudo (1968) di Frank Perry, con protagonista  Burt Lancaster, tratto dallo stesso racconto. Sulla scena ci saranno Elena De Ritis, Valeria Ferri, Vincenzo Mambella, Edoardo Oliva. La regia è di Edoardo Oliva.Questa è la storia di un uomo in costume da bagno che decide di tornare a casa a nuoto. Chi è quest’uomo? Da dove viene? Cosa cerca? Le piscine delle ville che incontrerà una dietro l’altra,  creano una sorta di lungo fiume  che risale lungo la collina fino a casa sua. Lui nuoterà dentro questi spazi d’acqua. Come un remoto, nobile esploratore navigherà tra piscine azzurrine, tra incontri soliti ed insoliti,  in una progressione crepuscolare che via via trasformerà  il singolare “fiume” in una vena scoperta.  La sua identità verrà destrutturata, l’entusiasmo, l’incanto muteranno in frustrazione. L’agile palpito si contrarrà in spasmo. Nei tanti microcosmi onirici e surreali  trafitti dalle nuotate del nostro personaggio, echeggiano  atmosfere, suoni, volti, colori da un caleidoscopio di citazioni cinematografiche, musicali, figurative, letterarie. Il passaggio dalla grammatica cinematografica a quella teatrale è stata una sfida notevole sia dal punto di vista della scrittura sia per quel che concerne la regia. Tanto nell’elaborazione del copione, interamente riscritto,  quanto nella direzione degli  attori e nella costruzione delle scene, si è partiti dalla consapevolezza che per restituire l’essenza poetica di un  racconto o  di un  film, sia necessario “tradire” la fonte di ispirazione in quanto i  codici di linguaggio sono tra di loro molto differenti. Nello specifico il salto è stato triplo: narrativa, sceneggiatura, drammaturgia.
Una contaminazione di arti e generi il cui obiettivo è stato quello di estrarre il “dna poetico” delle opere e di moltiplicarlo attraverso gli strumenti evocativi propri del teatro.