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A Bucchianico arriva la Philosophy for Children

Chieti. La Philosophy for Children approda in provincia di Chieti e parte da Bucchianico. Grazie al concorso dell’Istituto Comprensivo Statale dell’omonima municipalità, dell’amministrazione comunale e del Cirf (Centro di Indagine e Ricerca Filosofica) e di ricercatori di spicco quali Antonio Cosentino, presidente Cirf, e di Cinzia Turli, Bucchianico assumerà il ruolo di “cittadella della filosofia”.

Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo, Grazia Angeloni, esprime iva soddisfazione per il progetto che vedrà coinvolti i docenti nell’innovazione didattica e gli alunni nell’esercizio euristico e riflessivo del sapere, orientato all’acquisizione di competenze umane, sociali e civiche. Il seminario di approfondimento che si è tenuto nella Sala Consiliare del Comune di Bucchianico, oltre ai professionisti del mondo della scuola ha visto la presenza di esponenti della cittadinanza, a significare che lo sviluppo della Philosophy for Children in Philosophy for Community è fattivamente possibile.
“Da oggi – ha detto il sindaco di Bucchianico, Mario Di Paolo – cambia l’accezione della città di Bucchianico che fino a questo momento era concepita come città della carità, avendo dato i natali a San Camillo de Lellis, da oggi diventa ‘cittadella della filosofia’. Con Grazia Angeloni è stato avviato un rapporto di collaborazione, quindi l’amministrazione comunale si è messa a disposizione della crescita culturale dei bambini. L’amministrazione comunale di Bucchianico, in questi 10 anni, ha improntato una politica volta ai bambini. Qualsiasi iniziativa che va verso la crescita culturale del bambino è ben accetta”.
Il curricolo della Philosophy for Children, presente in più di 300 scuole italiane, è stato ideato e realizzato negli anni ’70 da Matthew Lipman e collaboratori presso lo Iapc (Institute for the Advancement of P4C) all’Uniersità di Montclair in Usa. Costituito da racconti filosofici, manuali per facilitatori e testi teorici, è supportato da una vastissima letteratura e tradotto in oltre 40 lingue. Dagli anni ’90 il Crif ha promosso e monitorato la sperimentazione in contesti scolastici della P4C, promuovendo la traduzione e l’adattamento dei materiali didattici, sviluppando una letteratura italiana sulle tematiche di settore. I risultati di questa attività sono raccolti nella collana “Impariamo a pensare” dell’editore Liguori di Napoli.
“Dall’inizio del mandato – ha ricordato Grazia Angeloni, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Bucchianico – con il sindaco si è creato un connubio meraviglioso, sembrava che ci conoscevamo da anni. Oggi abbiamo pensato non solo di dare possibilità di crescita al nostro Comprensivo, ma siamo pronti ad intraprendere certe iniziative, dato che c’è molta professionalità. La rilevanza dell’evento di oggi sta nel volerlo estendere a tutta la cittadinanza e non solo al personale della scuola. Si vuole dare un qualcosa di fattivo, concreto alla cittadinanza. Noi vogliamo oggi uno spazio culturale, facendo fruire tutti di queste professionalità”.
Grazie alla partecipazione al progetto “Pierino e il lupo” del Comune di Roma, dal 2000 il Crif ha avviato sperimentazioni e ricerche in ambiti extra scolastici, con progetti destinati ad operatori sociali, Università della Terza Età, gruppi di cittadini, organizzazioni lavorative, carceri e comunità per tossicodipendenti, sviluppando la pratica filosofica come Philosophy for Community. La P4C si propone, in tal caso, come una filosofia “agoretica”, tesa ad aprire orizzonti di comunicazione e promuovere microeventi di riflessione comunitaria con l’aiuto di una filosofia che sia al servizio della vita e strumento di emancipazione.
“Voglio ringraziare tutti per l’accoglienza – ha affermato Antonio Cosentino, filosofo e presidente del Centro Ricerche – credo che sia un’opportunità di quelle che non capitano tutti i giorni. La collaborazione di un sindaco (versante istituzionale), di un dirigente (versante dell’educazione), di Cinzia (che rappresenta l’Università, la ricerca) ed il probabile ingresso di altri soggetti, è veramente una cosa straordinaria. Questa idea della filosofia se vediamo indietro viene da Socrate. Questa filosofia non è quella dei libri che è astratta. L’obiettivo è ritrovare una filosofia che è pratica sociale. Pratica sociale significa al città, Socrate era un cittadino che non si accontentava del senso comune. Lui ha cercato di creare un’educazione che si basa sull’esperienza, sulla democrazia e sullo sviluppo del pensiero. Tante volte pensiamo in modo diverso, pensiamo sulle cose che facciamo, sulla logica delle cose. Cercare le ragioni di ciò che si fa rappresenta un pensare di secondo livello. Lipman ha proposto una pratica per i ragazzi che diventa un processo di riflessione su un’esperienza. Il pensiero di Lipman riteniamo che debba uscire fuori dal contesto scolastico. La letteratura pedagogica ha dato più peso al rapporto referenziale. Ci si deve aprire all’esperienza che siamo più reverenziali nel rapporto. Da parte dei bambini in questo modo c’è un approccio all’educazione più informale e che c’è qualche chance in più rispetto alla pratica scolastica. Anche la politica richiede un po’ di ragionevolezza nell’agire e un po’ di indagine. La cittadella della filosofia è una cittadella che accoglie un’idea di persone che staccano la spina dalle cose correnti e che ripartono da zero. Sono convinto che tutti lo possono fare perché non richiede linguaggi specializzati e non richiede conoscenze pregresse. È una sfida che può dare risultati e si vince se si fa insieme”.
Nel 2000 il Crif ha iniziato ad occuparsi in modo sistematico di formazione. La P4C è soprattutto una pratica di comunicazione e di relazione auto-formativa. Si sviluppa in uno specifico setting grazie alla mediazione della figura del facilitatore, adeguatamente formato secondo gli standard approvati dagli organismi internazionali della P4C (Icpic, Iacp e Sophia). In Italia il Crif opera in conformità con questi standard e gode del riconoscimento di agenzia per la formazione in questo specifico campo.
“In una società dove non si agisce se non si ha una risposta in campo – ha sottolineato Cinzia Turli – in questo modo si cambia questa concezione. Quindi dice bene il sindaco che è contento quando lavora per qualcosa che non dà una risposta immediata. Questa idea è nata con la relazione tra un’istituzione comunale ed un’istituzione scolastica. Ci sono anch’io in questo incontro perché rappresento la pratica e la ricerca. Questa è una filosofia di vita. C’è la voglia continua di sapere, questa è vera ricerca. Bucchianico è un paese libero ed  un paese curioso perché accetta queste novità. Poi è un paese che è riuscito a sistematizzare tutto quello che ha. Questa è un’organizzazione fatta da persone e da cose. Soltanto un paese come Bucchianico poteva accettare di respirare una filosofia nuova. Con la cittadella delle filosofia vogliamo formare non solo docenti ma imprenditori, manager, medici, quindi tutti coloro che hanno a che fare con realtà comunicative. La filosofia non risole tutto, ma è una delle vie per intervenire negli spazi che viviamo quotidianamente. Vogliamo partire da Bucchianico che ci ha dato l’appoggio istituzionale e didattico per poi estenderci nel territorio provinciale di Chieti. È una formazione tanto per noi che per chi stiamo educando. Dobbiamo cercare dei creare il gruppo, poi è il gruppo che fa la philosophy. Lancio un messaggio ai colleghi: non è tanto importante capire cosa so di conoscere ma il metodo con il quale si arriva alla conoscenza”.
Francesco Rapino