Il metodo agricolo omeodinamico: per saperne di più

Tortoreto. Nella sede dell’associazione “Amici di Tortoreto” si è parlato de “Il metodo agricolo omeodinamico” partendo dai metodi agricoli tradizionali alla riscoperta della forza naturale delle piante legate all’influsso dei pianeti.

Il relatore del tema è stato Francesco Visciotti di Teramo il quale ha inizialmente esposto i principi che hanno ispirato il metodo omeodinamico che deriva  dall’agricoltura biodinamica e dall’omeopatia applicata sulle piante. Le basi per l’agricoltura biodinamica furono dettate da Rudolf Steiner nel 1924 e si basano essenzialmente sul principio che il ciclo vitale delle piante è connesso con il ritmo dei movimenti dei pianeti da dove provengono le forze che regolano i processi di vita delle piante stesse (i nostri nonni seguivano attentamente le fasi lunari per effettuare i lavori agricoli). L’omeopatia delle piante invece è azione dolce di stimolo delle forze e delle qualità interne specifiche e di applica portando alle piante le forze di cui abbisognano sotto forma di messaggi memorizzati e conservati nell’acqua ( l’acqua ha una memoria delle sostanze di cui è venuta in contatto per oltre 200 anni).  Come risaputo dai genetisti la pianta esprime non più del 30-40% del suo patrimonio genetico (il DNA); la restante parte è presente ma “silente”, cioè non si esprime. Si può quindi ipotizzare che nel mondo vegetale siano presenti enormi possibilità di adattamento e di risposta ai fenomeni  che limitano la produzione agricola e ne aumentano i costi. Il metodo omeodinamico agisce stimolando questi fattori di vita “silente”, la capacità di portare adattamento e resistenza ai parassiti ed agli stress climatici affinché essi inizino a sviluppare la loro preziosa azione a salvaguardia della vita, delle produzioni e della loro qualità. Il termine “omeodinamico” indica quindi che gli interventi vengono effettuati con prodotti collocabili nell’ambito dell’omeopatia, ossia interventi attraverso i quali l’informazione contenuta in una determinata sostanza naturale viene “estratta” mediante tinture o macerazioni e quindi trasmessa come informazione al DNA della pianta o alla vita del terreno grazie alla sua componente acquosa. Dato che l’acqua è la base di ogni essere vivente otteniamo, in virtù della sua capacità di trasmettere informazioni, la possibilità di stimolare adeguatamente tutte le forme di vita. Le modalità di utilizzo dei prodotti omeodinamici sono estremamente semplici: normalmente il prodotto viene diluito in acqua dall’agricoltore (10 ml di prodotto in 40 litri per ettaro) e irrorato sul campo a goccia fina. L’agricoltura omeodinamica, grazie al fatto che utilizza l’omeopatia, si pone come un metodo agricolo assolutamente eco-compatibile (i prodotti omeodinamici sono infatti costituiti al 100% da acqua) che contribuisce a produrre alimenti di altissima qualità in modo altamente economico permettendo la riduzione dei costi di produzione.Il relatore Francesco Visciotti ha presentato poi le sua esperienza personale nell’azienda agricola “Culla del nuovo sole” a Villa Ripa di Teramo con ottimi risultati di produzione e di qualità di vari tipi di ortaggi e di alberi da frutta  seguendo le indicazioni dell’Istituto di ricerca “Eureka “ di Codroipo (UD) fondato da Enzo Nastati.Per ulteriori informazioni visitare il sito web www.culladelnuovosole.it,  www.dimensione-eureka.it oppure www.ecovillaggiolanuovaterra.it di Codroipo (UD)

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