Una decisione fortemente voluta dal Parroco Don Daniel Cardenas e dalla comunità cristiana di Rivisondoli: “nel rispetto del Vangelo e della storia”, ma anche per coinvolgere i giovani del territorio dell’Altopiano delle 5 Miglia. Nell’omelia in occasione della solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, Don Daniel ha ricordato: “i giovani sono come un germoglio di speranza che deve spuntare e crescere nei nostri cuori. Il nostro è un territorio bellissimo non solo per lo splendido paesaggio che ci circonda ma per la bellezza interiore delle persone. Un territorio che deve restare unito per difendere e far crescere questi ragazzi nell’amore e nella parola di Dio. É in questa direzione che va la 63esima edizione del Presepe vivente”.
San Giuseppe sarà impersonato da un giovane di Pescocostanzo, Francesco di Giacomo di 17 anni mentre vestiranno i panni della Madonnina dell’Annunciazione e dell’Arcangelo Gabriele, rispettivamente Naomi Di Sanza, 14 anni e 11 mesi di Roccaraso e Seleste Bernabei, 15 anni di Pietransieri, frazione di Roccaraso dove, nel bosco dei Limmari, nel novembre del 1943 furono trucidate dai tedeschi, 128 persone,quasi tutte donne e bambini. E la manifestazione di quest’anno nel 70esimo anniversario della strage vuole portare un messaggio di pace e di fratellanza nel segno del ricordo di quei martiri che hanno contribuito alla conquista della libertà e della democrazia.
“Il presepe vivente di Rivisondoli – sottolinea Don Daniel – nasce subito dopo la guerra e in quel contesto diventó un messaggio di speranza. E la speranza che noi uomini di questi tempi dobbiamo donare al mondo”.
Il Bambinello, come vuole ormai la tradizione fin dalla prima edizione che si svolse nel 1951, sarà impersonato dall’ultimo nato di Rivisondoli che quest’anno è Matthias Ferrara di soli due mesi e mezzo. “É un onore per noi partecipare con nostro figlio a questa Sacra rappresentazione – affermano i genitori del bambino, Paola e Diego, – far parte di un pezzo di storia del paese ci inorgoglisce. Anche perché é ormai una tradizione di famiglia visto che io e i miei fratelli, abbiamo tutti impersonato il Bambinello”. “Sono orgogliosa perché dopo tanti anni é stata scelta una Madonnina di Rivisondoli – afferma Greta – un ruolo così sacro mi emoziona e mi rende felice. Come ogni anno gli organizzatori del Presepe vivente vogliono rinnovare l’edizione e quest’anno lo hanno fatto scegliendo giovanissimi che frequentano la parrocchia, perché noi siamo il futuro”. L’appuntamento è per il 5 gennaio, alle 18, nella Piana di Piè Lucente.