Teramo. Fa tappa a Teramo la settima edizione della Festa Nazionale dell’Agricoltura organizzata dalla Cia, che si terrà nel capoluogo aprutino dal 12 al 15 settembre.
Una grande mostra-mercato biennale delle eccellenze enogastronomiche d’Italia che invaderanno tutto il centro storico della città, estendendosi su una superficie di oltre 65 mila metri quadri, impegnati da stand, palchi e tensostrutture, ma che aprirà a L’Aquila giovedì 12 settembre alle ore 10,30 a San Giuseppe dei Minimi, con una conferenza e un convegno di presentazione del dossier inedito Cia-Censis “L’economia nelle aree colpite dai terremoti”.
“La scelta di svolgere la Festa in Abruzzo risale al 2009, quando il presidente Giuseppe Politi accolse il proposito quale contributo del mondo dell’agricoltura ad un territorio colpito duramente dal terremoto – spiega Domenico Falcone, presidente della Cia Abruzzo – La biennale del 2011 ha avuto come sede Torino per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, adesso è arrivato il momento dell’Abruzzo”.
La Festa aprirà a L’Aquila giovedì 12 con un importante convegno in cui verrà presentato un Rapporto del Censis sullo stato delle economie e delle agricolture nelle aree del Paese colpite dai terremoti dagli anni ’80 a oggi. Poi la Festa si sposterà in piazza del Duomo, ma a Teramo, dove oltre alla mostra-mercato, venerdì 13 ci saranno due importanti appuntamenti da seguire: il primo promosso da Donne in campo, l’associazione Cia al femminile, sul tema della di sovranità alimentare nel pianeta; l’altro dall’Associazione nazionale pensionati e dall’Associazione giovani imprenditori Cia sul valore della terra nel passaggio generazionale, un excursus storico dalla fine della mezzadria alla conquista della terra, ma coniugato al futuro, rivisto alla luce di questo grande ritorno alla terra, di questa attenzione all’alimentazione e all’agricoltura che si sta manifestando.
Numerosi anche gli eventi collaterali: dalla sfilata dei trattori storici agli artisti di strada, dalle rappresentazioni della tradizione ai cori e balli folkloristici, fino alla musica medievale, passando per il teatro dialettale. E ancora, seminari e dibattiti sulle opportunità e le problematiche del settore e poi laboratori e degustazioni guidate, “food street” e lezioni di orientamento sulle scelte di acquisto alimentare consapevole, con “La Spesa in campagna”, un cavallo di battaglia della Cia. Durante i quattro giorni diverse saranno le iniziative dedicate ai più piccini con didattica e giochi “rurali” in specifiche aree dedicate.