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Difendere Pescara: nasce il movimento civico

Difendere Pescara: è l’obiettivo dell’omonimo movimento civico nato per volontà dell’ex assessore D’Ercole e dell’ex presidente del consiglio comunale Di Biace. Per loro sussustono “almeno dieci motivi per adoperarsi e difendere l’identità di Pescara”.

Fresco di istituzione,  “Difendere Pescara” si proclama movimento civico trasversale e non politico, seppur i primi due più alti in carica nel direttivo provengano dalla politica. L’ex assessore Alfredo D’Ercole né è presidente, e il suo vice è l’ex presidente del consiglio comunale Licio Di Biase, affiancati da Patrizia Stranieri e Francesca Cermignani. Nato ufficialmente il 28 gennaio, è stato presentato a posteriori delle elezioni politiche, con un duplice scopo: agire contro la potenziale spoliazione di Pescara e difendere l’identità della città. “Non ci interessa affrontare grandi temi legati allo sviluppo socio-economico della città”, precisa D’Ercole, “non abbiamo interesse a sostituirci alle istituzioni, ma solo sollecitarle per far sì che Pescara non diventi la cenerentola della Regione”. I soci fondatori, nel riflettere su diverse questioni che, ad oggi, rischiano di far assopire la vita culturale di Pescara, hanno individuato dieci linee guida su cui agire.“Per difendere l’identità del nostro territorio”, ha spiegato Di Biase, “bisogna che ci si concentri sulle problematiche più urgenti a partire, ad esempio, dalla questione del porto, perché è una importante porta per il turismo ed il commercio pescarese, così come bisognerebbe fare per l’Aeroporto d’Abruzzo che rischia di chiudere”. Proprio sulla chiusura di diversi luoghi, anche di aggregazione e di centri culturali, come il teatro Michetti e la biblioteca provinciale, è caduta l’attenzione del gruppo, che ritiene “un grave problema quello di sottovalutare luoghi del genere, posti da salvaguardare diventati ormai senza identità e che ora hanno bisogno di riacquistarla, soprattutto per rafforzare il senso di appartenenza dei cittadini”.

Licio di Biase ha esposto i dieci punti su cui il movimento si muoverà per rivalutare il territorio e, oltre a vigilare sulla buona gestione del porto, dell’Aeroporto d’Abruzzo e della stazione ferroviaria, ci si batterà per far funzionare meglio il polo pescarese dell’Università “G. D’Annunzio”, mentre riguardo il teatro Michetti, ci si adopererà per un’imminente riapertura e per la biblioteca provinciale, invece, si sta già pensando ad una nuova e adeguata sede.  Non solo: “Pescara soffre della mancanza di un posto che sia in grado di accogliere un gran numero di persone per i grandi eventi estivi e invernali”, ha spiegato Di Biase, “ma visto che è già prevista la costruzione di un nuovo teatro, noi ci adopereremo non solo perché sia una struttura in stile moderno che si addica all’attuale architettura della città, ma perché sia pure adeguato ad

L’operato del movimento civico “Difendere Pescara”, quindi, vuole fare da effetto propulsore per molte delle iniziative già in atto dalle amministrazioni locali, ma svolgendo il ruolo di vigilare sul buon operato delle stesse in maniera del tutto disinteressata, se non per il bene della cittadinanza e della stessa Pescara.